Ieri pomeriggio, poche ore dopo la conferenza stampa di Luciano Spalletti, al giornalista Jacopo Sonnino, inviato di Radio Radio, è stato revocato da parte dell'AS Roma l'accredito stampa di accesso al ritiro di Pinzolo.
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Pinzolo, la Roma allontana l’inviato di Radio Radio e l’emittente invoca l’intervento delle Istituzioni
"La Costituzione della Repubblica mette al bando qualsiasi forma di censura" scrive Furio Focolari direttore responsabile dell'emittente
Oggi riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte dell'emittente radiofonica a firma del direttore responsabile Furio Focolari:
"Nella giornata di ieri, Martedì 11 Luglio 2016, l’Associazione Sportiva ROMA ha revocato l’accredito stampa per il ritiro precampionato di Pinzolo (TN) al nostro inviato in quanto RADIO RADIO si sarebbe permessa di mandare in onda “IN DIFFERITA” la conferenza stampa dell’allenatore Luciano Spalletti.
Ricordiamo che la Costituzione della Repubblica mette al bando qualsiasi forma di censura. Oltre alla Carta Costituzionale la libertà di stampa e d’informazione è tutelata da una serie di Leggi, Dichiarazioni e Convenzioni Internazionali, di sentenze della Magistratura e di regolamenti che a più riprese hanno riconosciuto la più ampia libertà di parola, espressione e di libertà di stampa. Oggi sono ancora tantissime le pratiche censorie per evitare la circolazione di notizie sgradite.
Ieri è toccato al nostro giornalista Jacopo Sonnino di essere allontanato in virtù di regole inesistenti e di diritti indisponibili. Le dichiarazioni del Signor Luciano Spalletti che Radio Radio è colpevole di aver mandato in onda era già pubbliche da parecchi minuti.
Vogliamo ricordare che è un nostro diritto quello d’informare e di criticare nel rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservando sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buon fede.
Non esistendo un regolamento che impedisce di fare quello che ieri abbiamo fatto, informare in buona fede, nel rispetto della società, dei tifosi e soprattutto degli ascoltatori, ci aspettiamo l’intervento di tutte le Istituzioni interessate alla tutela del nostro lavoro che con la revoca dell’accredito ci viene impedito di fare.
In questo senso chiediamo un’immediata presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, dell’AGCOM, della Commissione di Vigilanza sul pluralismo dell’Informazione del Consiglio Regionale del Lazio e di tutti gli altri organi competenti ad intervenire per tutelare il diritto alla libertà di stampa e d’informazione”.
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