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Perotti: “A Madrid senza paura. Spero un 3-0 per noi”

L'argentino sogna di fare quello che riuscì allo Schalke nel 2014-15

Redazione

" Quel goal di Jesè non ci voleva proprio ", ammette Diego Perotti intervistato da Goal.com, che sogna con la sua Roma di ripercorrere il cammino dello Schalke 2014-15, capace di mettere paura al Real con un successo per 4-3 nel retour-match proprio degli ottavi: successo che però non bastò per passare il turno.

“La separazione dal Siviglia non è stata come me la sarei aspettata dopo sei anni nel club. Ricordo che ho avuto alcuni infortuni, ma anche che ho potuto giocare e segnare in molte partite importanti col Siviglia. Arrivata l'estate, ho avuto la possibilità di andare in prestito al Boca Juniors. Mi sentivo pronto a giocare, ma dopo qualche test mi hanno detto che era meglio far passare un po' di tempo visto un recente infortunio. Sono stato fermo più di due settimane. Al rientro ho giocato mezz'ora in due partite: la prima l'ho cominciata in panchina, e alla seconda mi sono infortunato. Due infortuni di seguito è il peggio che può capitarti, se sei in prestito e hai poco margine di tempo per recuperare, perchè quando recuperi, hai già perso troppo tempo, trattandosi di un prestito. Sono rimasto con questo rimpianto, perché era il Boca e perché era il mio paese, e perché non fu un ritorno come lo avevo immaginato. Mi piacerebbe tornare e riscattarmi, prima o poi, al Boca... Sempre se mi vogliono! ”.

Poi è arrivato il trasferimento in Serie A...

“Quando ero al Boca si è presentata la possibilità di giocare per il Genoa, e non ci ho pensato troppo. Dopo così tanto tempo non al mio livello, per la mia voglia di giocare in Europa - e in Serie A - era un'opportunità che non potevo rifiutare. E fortunatamente è andata molto bene, siamo arrivati sesti la scorsa stagione, siamo arrivati in Europa - dove poi non abbiamo giocato per motivi finanziari - e da lì si è parlato molto di un mio passaggio in club importanti già in estate, e mi sembrava incredibile. Ero tornato a sentirmi un calciatore dopo un brutto periodo, mi sentivo in piena forma, e grandi club erano interessati a me. Alla fine, però, non si arrivò ad una proposta su cui mettere la firma. Poi, passato l'inverno, mi ha preso la Roma, e ho potuto finalmente trasferirmi in un club storico ”.

Tanti grandi club ti hanno seguito in estate: Milan, Napoli ed Inter...

“Sì, sono quelle le proposte che ho ascoltato. L'Inter arrivò a chiamarmi attraverso Roberto Mancini, mi disse che erano molto interessati a me, che gli piacevo, e che - però - stavano aspettando una cessione per avere i soldi per finalizzare l'operazione. È successo durante la preparazione con il Genoa, in estate, però a dire il vero non ho più avuto notizie da loro. È finito tutto lì ”.