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Pellegrini: “Crearsi degli alibi equivale a non crescere. Florenzi eccezionale in questi mesi”

LaPresse

Poi aggiunge: "Qui dobbiamo essere compatti, uniti, ed è una cosa che vedo molto tra i miei compagni"

Redazione

Lorenzo Pellegrini, dopo l'addio di Florenzi, resta l'unico romano del club. Il centrocampista ha parlato di tanti temi prima della gara con il Sassuolo. Queste le parole al Match Preview:

Sul derby

Abbiamo preparato un bel derby al livello tecnico, tattico e mentale. Per tutte le occasioni che abbiamo creato pareggiare è stato come perdere due partite, non una. Il bello di questa squadra è che si parla poco e si fa tanto. Siamo un gruppo unito e cerchiamo di migliorare. Sicuramente dobbiamo fare qualche gol in più e ci lavoriamo tutti i giorni.

Sul lavoro della squadra

Se ti crei degli alibi è come se ti stoppassi, come se non riuscissi più a crescere. Una persona molto vicina a me mi ha detto che se pensi agli alibi vuol dire che sei arrivato al tuo massimo, al tuo limite. Qui dobbiamo essere compatti, uniti, ed è una cosa che vedo molto tra i miei compagni. Bisogna essere sempre positivi, continuare a lavorare ed essere ambiziosi. Poi piano piano le cose arrivano e questa è una cosa che vedo anche nella società, non solo in noi giocatori.

Sul clima che si respira

A differenza degli altri anni quest'anno abbiamo avuto tante difficoltà ma non abbiamo perso mai l'identità. La forza di questa squadra è che mette tutti a proprio agio a prescindere da chi gioca. A me sembra di giocare qui da 10 anni e invece questo è solo il terzo anno per me. Provo a ragionare come un grande, uno come Edin o uno come Aleksandar. Per me è un onore condividere con loro lo spogliatoio.

Sulla gara con il Sassuolo

Sarà una partita molto complicata, è rischioso come giocano ma a me piace molto il modo di fare di De Zerbi. Non è un caso che facciano spesso bene contro le grandi.

Su Fonseca

Non è facile avere le proprie idee e doverle rivedere. Lui si è adattato al nostro campionato che è uno dei più difficili che ci sono tra i top. E' molto intelligente e non ci permette di crearci alibi, come fa lui in prima persona. Prima c'era questo modo di fare, non di accontentarsi ma senza mai ammettere le proprie colpe. Dobbiamo guardarci allo specchio e chiederci sempre se facciamo quello che ci è possibile. E tirare le conclusioni.

Su Florenzi

Quando hai un amico o un fratello che va via non è facile da gestire. Alessandro è stato eccezionale in questi mesi. Non giocare non piace a nessuno e non era facile gestirla. Lui lo ha fatto da capitano e non ha mai detto una parola fuori posto. Al campo era sempre con il sorriso, poi chi lo conosce sa che stava soffrendo. Gli ho detto di essere felice perché se lo merita. In questo momento aveva bisogno di altro.