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Pau Lopez: “Ho fatto bene a scegliere la Roma. La città prima non mi piaceva, adesso la amo”

Il portiere giallorosso: "Io e la società abbiamo fatto uno sforzo economico per cloncludere la trattativa"

Redazione

Pau Lopez è stato uno dei milgiori in questo inizio di stagione della Roma, grazie al quale è riuscito anche ad esordire con la nazionale spagnola. Il portiere ex Betis ha rilasciato una lunga intervista al programma "El Transistor", dove ha affrontato numerosi argomenti, dalla trattativa che lo ha portato a Roma fino al calcio italiano. Ecco le sue parole Radio Onda Cero:

Come va alla Roma?

Sono contento a Roma, mi sono completamente adattato alla città e alla squadra e sportivamente non posso lamentarmi di nulla, sto giocando tanto e sono molto contento del mio trasferimento di quest’estate.

Com'è la vita lì?

Alla fine qui la vita non è cosi diversa dalla Spagna, è stato molto più difficile adattarmi in Inghilterra. Qui la lingua è molto più facile da imparare anche grazie ai compagni argentini che mi hanno dato una mano, soprattuto per le cose quotidiane della città.

Che squadra è la Juve?

Si vede che il livello della Juve è un po’ sopra quello del resto delle altre squadre, hanno un plus rispetto alle avversarie. Quando la partita diventa complicata, alle fine viene sempre fuori uno dei loro campioni che la risolve, anche se non stanno giocando bene. Hanno grinta, difendono bene e alle fine vincono. Oltre ad avere giocatori molto forti in attacco, sono una squadra che lavora molto bene sulla fase difensiva, tutti sanno quello che devono fare, non mollano nessun pallone, per questo sono sempre in testa della classifica.

Su Ronaldo.

Ronaldo forse non sta segnando tanti gol come faceva al Real Madrid, ma comunque la Juve ha altri attaccanti forti. Lui è ancora molto determinante, è tra i migliori del mondo ed avere Cristiano nella tua squadra ti garantisce sempre i gol.

Sul passaggio dal Betis alla Roma.

Ero felice a Siviglia e anche la mia famiglia era contenta, ma alle fine della stagione mi ha chiamato il mio procuratore parlandomi del forte interesse della Roma, loro si sono dimostrati molto decisi nel volermi e hanno provato a fare di tutto per convincermi. Per questo ho deciso di lasciare la Spagna, sapevo che si sarebbe rivelato un momento di crescita per la mia carriera. La Roma è un club molto importante e penso di aver fatto la cosa giusta.

È vero che si è ridotto lo stipendio?

Il Betis chiedeva molto di più di quanto avevano concordato in un primo momento, e alla fine la Roma e io abbiamo fatto uno sforzo per poter concludere al meglio la trattativa. Non sarò né il primo né l’ultimo che ha fatto questa cosa e che la farà in futuro.

Il portiere in Italia è più protetto?

Sono rimasto stupito perché molte squadre nel calcio italiano hanno una buona fase offensiva. La maggior parte delle squadre con cui abbiamo giocato sono squadre che impostano l’azione dal basso, che provano a fare le giocate ed è difficile togliergli palla. Prima di arrivare pensavo che il calcio italiano fosse molto più difensivo e non è cosi.

La città è fantastica, vero?

Sì. In passato sono venuto a Roma con la mia famiglia e non mi aveva fatto una grande impressione. Quando sono venuto a viverci l’ho vista da un punto di vista differente e devo dire che è incredibile. Inoltre, vivo vicino al centro della città, e posso così viverla più a fondo.

Il traffico?

È vero che c’è traffico a Roma, ma non è paragonabile al caos di Londra…