Novembre 2013: questa volta il tema del dibattito si sposta sulla gestione del calcio italiano. «Alla Lega di Serie A serve una nuova imprenditorialità, bisogna evolversi, è stato perso troppo tempo. Serve gente nuova, un management diverso, più trasparente», parole di Pallotta sulle pagine di “Repubblica”. Un attacco che – ovviamente – non poteva lasciare indifferente Lotito: «Se Pallotta invece di parlare da Boston venisse qui in Lega a dare il suo contributo… Poi se gli uomini nuovi sono quelli che hanno fatto buchi milionari in altre realtà…». Un riferimento neppure troppo velato all’allora nuovo consulente giallorosso per i diritti televisivi Guido Fienga, ex amministratore delegato del gruppo Dahlia scomparso nel 2011 per i cattivi risultati economici. La tregua dura più di un anno, nonostante Lotito non perda mai l’occasione di parlare dell’americano: «Penso che Pallotta sia un buon presidente, ma alle volte non si rende bene conto della realtà in cui vive: come si fa a dire voglio giocare al Colosseo?». Questa volta da Boston nessuna replica.
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