Passano poco più di 6 mesi ed ecco la seconda puntata della telenovela. Siamo nei primi giorni di giugno del 2013, poco dopo il famoso derby in finale di Coppa Italia vinto dalla Lazio. Il giornalista romanista Giancarlo Dotto si sfoga sulle pagine del “Corriere dello Sport”: «Il tema non è chi sia la prima squadra di Roma, ma se esista davvero un’altra squadra oltre la Roma. (...) La Lazio non esiste. Per meglio dire, non ce la fa a esistere...». Immediata la replica del patron biancoceleste: «Un articolo di un tifoso romanista di una Roma che non c'è, come club, come squadra, come società. Piange disperato alla ricerca di un club che sia privo degli oltre 100 milioni di euro di debiti che, se non fosse sorretto da una banca a sua volta in difficoltà, sarebbe già fallito. (…) Un club che non conta più nulla, in Italia e a Roma, dove i suoi stessi tifosi hanno chiesto l'annientamento di una dirigenza che ha sbagliato tutto. (…) Il vostro esistere sarà sempre, per noi, occasione di orgoglio nel riaffermare che Roma è, nel calcio, la Lazio». Nuova stoccata, nuova risposta di Pallotta: «A quanto pare Lotito sente il bisogno di parlare costantemente dell’AS Roma, a sproposito e con evidenti inesattezze. Forse è vero quello che si dice, che è un tifoso della Roma. In ogni caso, voglio rassicurare lui e chiunque altro che l’AS Roma è viva e solida».
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