Un inizio di avventura perfetto. La sognava sicuramente così la prima sulla panchina dell'Udinese, Davide Nicola. I bianconeri battono la Roma 1-0 grazie al gol di De Paul e respirano dopo l'addio di Velazquez. Al termine del match ha parlato il tecnico dei friulani. Queste le sue parole.
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Nicola: “Vittoria con la Roma gratificante per tutti. Rispettati i miei principi di gioco”
Le parole del tecnico bianconero dopo la partita con i giallorossi
NICOLA A SKY SPORT
Si immaginava così il ritorno?
Vincere con la Roma è gratificante per tutto l'ambiente, per i ragazzi e i pochi concetti che abbiamo provato a dare. La Roma è molto forte, non è retorica, quindi dovevamo giocare secondo determinati principi e concetti. Sono contento perché li hanno applicati con grande attenzione.
Questi principi erano l'adrenalina e il crederci fino in fondo?
Credo ciecamente che la differenza le facciano le transizioni di gioco. Volevamo chiudere determinati spazi, non ci siamo riusciti in tutte le altezze di campo perché non siamo riusciti a essere ultraoffensivi e giocare alti. Per ora ci sono da rispettare altre cose.
Ti sei concentrato molto sulle seconde palle?
La partita è stata impostata per non prenderli alti sulla costruzione dal portiere visto che sono molto abili a saltare la pressione e cercare la profondità. Dovevamo mantenerci sempre compatti e organizzati sulle loro rotazioni in mediana e sulle fasce. Siamo stati molto attenti, poi dobbiamo migliorare. Tutto lo staff dell'Udinese, compresi i tifosi, ha capito che dovevamo uscirne quanto prima. Il nostro obiettivo è quello di poter sbranare gli avversari e imporre il nostro gioco, ma ci lavoreremo. Anche la Roma ha ricevuto i nazionali poco fa, ma loro si conoscono da due anni ed è più facile.
Su De Paul.
Non bisogna protestare e disperarsi, ma stare sempre nella partita. Questo fa la differenza nel calcio moderno. De Paul è un giocatore che ha l'intelligenza tattica negli smarcamenti preventivi e ha grande capacità di tenere alta l'intensità sia con che senza la palla. Può fare la punta e l'ala in qualsiasi sistema di gioco.
Avete avuto grande determinazione e ferocia. A fine partita i giocatori sono venuti a darti il cinque, c'era voglia.
E' importante stabilire certe relazioni per fare esprimere tutti al meglio. Anche in panchina hanno partecipato tutti con grande passione. Il calcio è questo, la passione di rappresentare se stessi e un popolo. Il marchio è l'organizzazione, ma non basta perché dobbiamo fare al meglio entrambe le fasi. Oggi era importante il concetto di battersi fino alla fine.
NICOLA IN CONFERENZA STAMPA
L'atteggiamento messo in campo.
Cercavo un allineamento e questo è nella capacità che abbiamo nell'avere una passione comune e questo si vede in quello che mettiamo in campo. Quando sono sceso in campo mi sono emozionato, c'era tanta gente, il senso di appartenenza che sentiamo noi dobbiamo trasmetterlo a tutti. Sono rimasto colpito dall'attenzione che hanno messo i miei giocatori, c'è molto da lavorare ma oggi non si potevano fare molte cose, abbiamo impostato la partita con il baricentro basso, i movimenti vanno sicuramente migliorati, perché quando per esempio ci hanno attaccato sulle fasce ci hanno messo in difficoltà. Per farlo bisogna correre tanto. Bisogna stabilire le priorità, guardare alle squadre con cui realmente possiamo competere, stabilite le priorità allora stabilisci gli obiettivi. Gli abbiamo rallentato il palleggio, abbiamo creato una diagonale difensiva molto lunga, potevamo metterli in difficoltà in fase di ripiegamento e lo abbiamo fatto. Ho chiesto di non calciare da fuori area perché ne viene uno su quindici, non è la migliore arma, abbiamo cercato di lasciarla alla Roma, anche se in alcuni casi sono riusciti a portare in area molti giocatori e Musso è stato bravo.
Importante studiare le squadre che hanno fatto punti con la Roma.
Abbiamo preparato la partita con la difficoltà degli assenti per le nazionali, con quelli che sono rimasti ho lavorato molto per impostare la tattica migliore per battere la Roma, studiando Bologna e SPAL che sono riusciti a metterli in difficoltà. De Paul e Lasagna li ho avuti due giorni e Kevin è tornato con un problemino. C'è tutto da migliorare, l'aver battuto la Roma è una gratificazione, ma bisogna lavorare, io lavoro se posso trasmettere le mie emozioni ai calciatori, queste comunque vanno controllate, dopo il gol annullato c'è stato un po' di nervosismo, questo va invece eliminato.
Roma imbrigliata.
Non mi piace parlare di quello che c'è stato prima, quella che c'era non era la mia idea di gioco, lavoro sugli spazi, non sui punti di riferimento sull'uomo. In fase offensiva c'erano per esempio delle scalate che se non venivano fatte potevano portare a degli 1 contro 1 molto pericolosi. Giocherei sempre in 1 contro 1, ma in questo momento e contro la Roma non lo possiamo fare. Abbiamo studiato bene i movimenti della Roma, i movimenti esca di Pellegrini, i giri di Under, El Sharaawy e Kluivert, e abbiamo fatto la nostra partita. Il gap tecnico con altre qualità si può colmare, non basta la semplice tecnica.
La squadra si è applicata.
Sicuramente per ogni demerito della squadra avversaria c'è un merito nostro, io sono abituato con un certo volume di allenamenti per quella che è la mia filosofia di gioco. La mia soddisfazione è arrivata nel notare i tanti cambi di posizione, l'attenzione nel mettersi nel modo giusto. Allora questa è una qualità, la squadra ha qualità mentali, bisogna portarle avanti. Contro una grande squadra ci dev'essere una grande dedizione a sacrificio e gamba, nella mia filosofia di gioco c'è tanto da lavorare qua.
L'infortunio di Samir.
Samir ha riportato un problema alla caviglia.
Sulla crescita di Pussetto.
Ognuno dei miei giocatori può arrivare a un livello elevato se antepone la squadra alla sua individualità, perché la grande prestazione del singolo deriva da una prestazione collettiva. Nel secondo tempo ripartivamo meno bene e infatti la Roma ha creato di più. Dobbiamo lavorare tanto nella fase di transizione, perché nel calcio spesso è tutto, dobbiamo lavorare duramente.
Alla fine un messaggio del mister.
Sono stato accolto molto bene, se non avessi avuto la disponibilità di tutti quelli che lavorano nell'ambiente Udinese non avrei fatto nulla. Ci siamo allineati e solo così si può progredire.
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