Evan Ndicka è pronto per diventare il pilastro della difesa di Ivan Juric. L'ivoriano classe '99 non ha ancora saltato un minuto in questa stagione, e forse sta beneficiando delle condizioni non ottimali di Hermoso e Hummels, ma non c'è dubbio che negli ultimi mesi sia nettamente migliorato. Sicurezza e personalità, oltre ad alcune prestazioni davvero di alto livello contro Vlahovic e Lucca (entrambi rimasti a secco). C'è ancora qualcosa da sistemare sulla tranquillità con il pallone tra i piedi e la precisione nei lanci lunghi, ma l'ex Eintracht ha le carte giuste per diventare, a piccoli-grandi passi, il perno della difesa a 3 di Juric.
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Ndicka, pressing e marcatura a uomo: con Juric può diventare il pilastro della difesa
Dalla Juve all'Udinese: prestazioni da Man of the Match
—È vero, il mercato giallorosso si è chiuso anche oltre il gong, consegnando di fatto la maglia da titolare a Evan nelle prime giornate, fatto sta che lui non ha mai sbagliato. Prestazioni sempre di alto livello e contro avversari difficili. Nel calcio i tifosi, e soprattutto i media, guardano quasi esclusivamente gli attaccanti quando c'è da assegnare qualche sorta di premio, ma agli occhi più attenti di De Rossi e Juric è stato probabilmente lui il migliore in campo contro Juventus e Udinese. Proprio nell'ultima di campionato, nel primo successo stagionale dei giallorossi, è stato protagonista assoluto: 84 tocchi con il 94% di passaggi riusciti (72/77), 0 dribbling subiti, 1 passaggio chiave, 2 intercetti e un tiro bloccato. Prestazione che ha confermato il trend di inizio stagione, nel quale è stato uno dei migliori centrali in tutta la Serie A: 76 tocchi medi a partita (che sorprendentemente non sono calati sotto la guida di Juric), 6 tackle vinti su 6, 20 palloni recuperati, 60% di duelli aerei vinti e il 95.2% di passaggi riusciti (99% nella propria metà campo!).
Con le idee di Juric può diventare il migliore
—Osservando le sue heatmap contro Empoli, Juventus, Genoa e Udinese si nota una netta distinzione fra il suo posizionamento con De Rossi e quello con Juric. Domenica è stato sublime nella marcatura a uomo su Lucca (e Davis) - dogma vero e proprio della filosofia di Ivan, dove i centrali devono essere in grado di seguire il proprio uomo a tutto campo per non farlo girare verso la porta e guadagnare campo. Contro l'Udinese ha calcato le stesse zolle di campo per tutta la partita (come si vede nel grafico qui sotto), spingendosi raramente sul lato destro del campo per seguire il centravanti bianconero, mentre le istruzioni di De Rossi gli lasciavano più libertà nell'occupare le zone scoperte.
Mats Hummels, centrale che lo scorso anno ha giocato ogni minuto di Champions League col Borussia Dortmund, è arrivato poche settimane fa a Roma con l'obiettivo di diventare il kaiser della squadra - probabilmente sollecitato anche da DDR - ma sotto la guida di Juric, Ndicka può davvero diventare l'ammiraglio di cui i giallorossi hanno disperatamente bisogno dopo l'addio di Smalling. Evan è più rapido di Hummels, è un ottimo difensore nell'1 contro 1 e sa scappare all'indietro senza troppi problemi - oltre ad essere mancino di piede, cosa che gli permetterà di giocare anche come braccetto di sinistra nel caso in cui verrà schierato accanto a Hummels e Mancini. La porta giallorossa si appresta ad essere una delle più inaccessibili del campionato e le chiavi del reparto potrebbero essere affidate a Evan.
Federico Liuti
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