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Nainggolan: “Pjanic? Come un fratello. Anch’io sul mercato? Se ne parla ogni anno”

"Io gli voglio bene, quindi accetto la sua scelta. Era come un fratello, sicuramente era meglio giocarci insieme. Ora lui ha fatto un'altra scelta, lo accettiamo, basta. Però nel calcio questi episodi capitano"

Redazione

Al termine della gara di ieri sera tra Belgio e Italia, il centrocampista giallorosso Radja Nainggolan è intervenuto ai microfoni dei cronisti italiani presenti in zona mista. Inevitabile, ovviamente, una domanda sul trasferimento alla Juventus del suo grande amico Miralem Pjanic. Questo uno stralcio delle sue parole ripreso da ilmessaggero.it: "Pjanic? Ho fatto questa partita e non posso parlare. Io gli voglio bene, accetto la sua scelta, gli continuo a voler bene. Era come un fratello, sicuramente era meglio giocarci insieme. Ora lui ha fatto un'altra scelta, lo accettiamo, basta. Però nel calcio questi episodi capitano".

Tralasciando l'argomento Pjanic, il belga si sofferma sul suo di futuro: "Io sono sette anni che sto sul mercato e ogni anno succede un macello, quindi non ne voglio più parlare. Adesso mi concentro sull’Europeo". Chiosa inevitabile sulla sconfitta di ieri contro l'Italia: "Di occasioni ne abbiamo avute per pareggiare la partita e alla fine se non fai gol non ci riesci. Verso la fine con Immobile loro erano messi meglio sul contropiede, sono stati bravi. C’è tanta delusione per questa sconfitta, ho sempre detto che sarebbe stata la partita più difficile, si sa che sono dei maestri nella tattica e oggi si è dimostrato che ci hanno chiuso bene. Abbiamo cercato con le individualità di fare qualcosa ma non ci siamo riusciti".