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Moriero: “Totti mi voleva alla Roma per allenare la squadra B ma poi c’è stato l’addio”

L'ex giallorosso: "Mazzone mi mise con Gigi Di Biagio a fare da tutor a Francesco, ma aveva già la testa giusta"

Redazione

Francesco Moriero, ex Roma con 88 presenze e 11 reti, dal centrocampo oggi siede sulle panchine per il ruolo di allenatore. In un'intervista Instagram sul profilo del giornalista Nicolò Schira, l'ex giallorosso ha raccontato del suo arrivo alla Roma: "Fu una trattativa un po' particolare. Il Cagliari voleva cedermi alla Lazio dove c'era Zeman che spingeva per avermi, ma appena seppi della Roma non esitai: scelsi ancora una volta di raggiungere Mazzone. La Roma mi pagò 10 miliardi più due giovani e così sbarcai nell'estate 1994 nella Capitale".

Spazio poi ai suoi ricordi su Francesco Totti: "Era piccolino ma talentuosissimo. Mazzone mi mise con Gigi Di Biagio a fare da tutor a Francesco, ma aveva già la testa giusta. Aveva 17 anni ma faceva già giocate impressionanti. È rimasto il ragazzo umile e fantastico che conoscete. Fa strano vedere la Roma senza Totti in campo, così come mi sarebbe piaciuto per lui una carriera dirigenziale a Zanetti. È il simbolo della Roma e meritava un trattamento diverso per quello che ha dato alla Roma, serviva più rispetto per Francesco. Invece l'hanno mandato a quel paese...". Poi aggiunge: "Sapevo che Francesco aveva qualche problema con la Roma e mi spesi a lungo per convincerlo a venire all'Inter. Lui ci ha pensato, ma alla fine amava troppo la Roma e non se l'è sentita di andare via ed è stato giusto così". 

Infine il retroscena sulla sua possibile panchina alla Roma: "C'era stata la possibilità di guidare la Roma: avevo parlato con Totti, ma poi hanno deciso di non fare la squadra B e con l'addio di Francesco è venuto tutto meno".