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Mkhitaryan: “Amo la Roma, ma non so se resterò. Ora proviamo a vincere con Mou”

LaPresse

L'armeno nel post partita: "C'è ancora tempo per decidere il mio futuro. Farò un regalo a Dzeko per l'assist"

Redazione

Henrikh Mkhitaryan è stato il migliore della Roma in questa stagione. Ora tutti si chiedono cosa farà nella prossima. L'armeno ha risposto così dopo la partita con la Lazio, vinta anche grazie a un suo gol.

MKHITARYAN A DAZN

Quali emozioni hai vissuto in una delle tue stagioni più belle? E' una delle stagioni più belle, voglio ringraziare i compagni che mi hanno aiutato. Abbiamo provato a vincere qualcosa, non ci siamo riusciti. Spero che la squadra vincerà qualcosa nei prossimi anni.

Con te in squadra? Vediamo, non posso dire niente. C'è tempo per capire se rimarrò o no, parleremo a fine stagione.

Mourinho l'ha vista... Sono innamorato di questa squadra e di questa città, ma c'è ancora tempo per scegliere.

Il tempo non è tanto però... C'è tanto tempo (ride, ndr).

Qual è il ruolo che ti piace di più? A me piace giocare, non c'è differenza se a destra, sinistra o dietro la punta. Voglio divertirmi, aiutare i miei compagni e vincere le partite. Vorrei ringraziare Dzeko per l'assist, ho segnato il 12° gol. E' stata una bella vittoria e voglio fare i complimenti a tutti.

Che regalo farai a Dzeko? Farò qualcosa, ma è un segreto.

Cambia molto tra Fonseca e Mourinho? Mou l'ho avuto nel 2016, è possibile che abbia cambiato tutto. Abbiamo giocato bene e vinto tre trofei. Vediamo, se può venire qui ad aiutare la squadra a vincere qualcosa sarebbe bellissimo.

Quanto differenti sono Fonseca e Mourinho? Ogni tecnico è differente, hanno una filosofia diversa. Per me è uguale come giochiamo, conta vincere le partite. Dobbiamo concentrarci e fare tutto per capire che cosa chiederà Mourinho per il prossimo anno, vedremo se a fine anno vinceremo qualcosa.

MKHITARYAN A SKY SPORT

Oggi avete giocato a grandissimo livello per 90 minuti Sì, siamo stati concentrati. Sapevamo che non era facile perché la Lazio è forte fisicamente e tatticamente ma abbiamo aspettato il momento giusto per segnare, menomale che abbiamo fatto gol a fine primo tempo così poi nel secondo abbiamo avuto più spazio dietro la loro difesa ed era più facile giocare.

Perché non é arrivato prima questo spirito di sacrificio? Dobbiamo capire che è da 3 mesi che giocavamo ogni 3 giorni e non era facile. Il mister ha fatto di tutto per cambiare alcuni giocatori e dare riposo, nelle ultime partite abbiamo cambiato anche tatticamente e questa era la chiave per vincere queste partite contro Lazio e anche Manchester.

I tifosi vogliono sapere cosa accadrà nel tuo futuro...resterai alla Roma? C’è ancora una partita, dopo vedremo che succederà. Io sono innamorato di questa città dei tifosi e del gruppo ma c’ho 32 anni e non è facile fare una scelta. Devo analizzare tutto per vedere se è bene per me o no.

Vorresti conoscere le ambizioni della società? Tutto, tutto.

Il tuo rapporto con Mourinho? Quello che è successo a Manchester era a Manchester, adesso siamo a Roma e se lavoreremo insieme dovremo iniziare da zero per fare il meglio per la squadra e la società. Io farò di tutto per aiutare la squadra e anche lui, avremo le stesse ambizioni per provare a vincere qualcosa.

MKHITARYAN A ROMA TV

12 gol, superato il tuo record in un top campionato europeo E’ un peccato non poter essere arrivati più in alto del 7° posto. Ora dobbiamo pensare al prossimo anno per migliorare. Dobbiamo credere di poter fare di più rispetto a quest’anno.

Hai sentito la mancanza dei tifosi? Sarebbe stato totalmente differente con loro, magari avrei fatto più gol. E’ un peccato non poter festeggiare quando si segna con nessuno che non siano i tuoi compagni. Speriamo tornino presto allo stadio, così potranno aiutarci di più.

Il settimo posto disegna una stagione deludente: cosa si è rotto di questo gruppo? Dopo la prima parte dei campionato gli avversari avevano capito come giocavamo. E’ stato difficile, il mister alla fine ci ha messo a 4 e le cose sono andate meglio: nelle ultime partite siamo riusciti a battere squadre più forti. Purtroppo dico che è stato fatto troppo tardi, dobbiamo poter credere di arrivare più in alto.

Cosa vi è mancato contro lo United? Il problema è stato la prima partita, ci siamo scordati del ritorno. Non spingerci in avanti anche sul 2-3 o sul 2-4, all’Olimpico poteva succedere di tutto. La Roma ha dimostrato anni fa col Barcellona che le cose potevano cambiare. Non dovevamo andare in avanti dimenticandoci di difendere, abbiamo sbagliato. All’Olimpico abbiamo visto che era possibile batterli ed andare in finale, purtroppo siamo una squadra giovane che deve apprendere. Se resto a lungo? Speriamo, vediamo cosa succede.