Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni di Sky dopo il pareggio deludente contro l'Union Saint Gilloise. Queste le sue parole:
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Mancini: “Momento triste ma il gruppo dà il massimo. Il presidente farà le sue scelte”
Avete perso la voglia di giocare e stare insieme? "No, la voglia di non giocare a calcio no. Siamo professionisti e andiamo in campo cercando di fare tutto quello che ci chiede il mister. Sicuramente i risultati fanno tanto, sono quella dose che ti fanno vivere la settimana e i momenti al meglio. Veniamo da una sconfitta a Verona e oggi un pareggio quindi è normale essere arrabbiati e delusi, però non bisogna abbattersi o cercare alibi. Dobbiamo fare qualcosa di più perché quello che stiamo facendo non basta. Non molliamo e cerchiamo domenica di portare a casa i punti che in questo momento sono la cosa più importante".
Cosa diresti ai Friedkin per spiegare cosa sta succedendo? "Ci siamo noi, come dite voi 'della vecchia guardia'... però io sono pagato per fare il calciatore e cerco di farlo al massimo, cercando di impegnarmi al meglio. Il presidente fa le sue scelte, noi cerchiamo di essere concentrati al massimo sul campo. Le questioni societarie non spettano a me. Quando mi è stato, tanto lo sapete, chiesto qualcosa abbiamo dato il nostro parere ma solo perché ci è stato chiesto. Noi calciatori ci limitiamo a stare in campo durante la settimana e durante le partite".
È il momento che qualche leader si prenda le sue responsabilità, che siano positive o negative, andando in uno scontro con la presidenza. "In questo spogliatoio ci sono tantissimi grandi calciatori, grandi campioni e uomini prima di tutto perché io lo vivo. Sto più con i miei compagni che con la mia famiglia e negli sguardi, come sono, come si comportano durante la settimana sono tutti ragazzi per me leader. Non mi nascondo, a volte posso essere un po' giù io in questo momento e vengo tirato su dai miei compagni, e viceversa. Noi cerchiamo di fare più gruppo e coesione possibile perché sappiamo che questo è un momento molto oserei dire triste. I risultati non stanno venendo ma per me questo gruppo non c'è da toccarlo perché sta facendo il massimo, anche se non sta bastando".
Dovete ritrovare un po' di serenità, magari serve anche rallentare nei momenti di difficoltà. Come oggi dopo il tuo gol. Dovete essere un punto di riferimento per gli altri e far capire cosa significa indossare quella maglia. "Sono d'accordo con te. Abbiamo fatto il gol al 62' e poi bisogna magari cercare di capire il momento anche se può essere una cosa positiva. Se tieni le partite sempre in bilico poi un calcio d'angolo, uno svarione o un errore che durante le partite ci possono stare... abbiamo cercato di andarla a chiudere e poi l'abbiamo preso su un corner. Fa male. Fa male perché ora contano solo i tre punti. Per la fantastica gente, anche oggi c'era tantissima gente, i nostri tifosi che nonostante tutto durante le partite ci danno qualcosa in più. Io sono 6 anni che sono qua a Roma e anche con i nuovi, con i ragazzi che chiedono di questo momento io gli racconto sempre le notti fantastiche in Europa di quando l'Olimpico era una bolgia e vedevo gli occhi terrorizzati degli avversari e come dico tante volte i tifosi della Roma sono il 60-70% delle vittorie della Roma perché danno davvero un qualcosa in più che ora sta mancando. Non possiamo dirgli niente, sta a noi far tornare tutto questo".
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