Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, è stato intervistato da Radio24 e ha parlato dello Stadio della Roma, di Francesco Totti e dell'Olimpiade del 2024, che non verrà disputata nella Capitale dopo il ritiro della candidatura. "Viste le motivazioni date in tema Roma2024, credo onestamente che sullo stadio della Roma qualche contraddizione ci potrà essere. Io sono un fautore di ogni realizzazione di infrastrutture sportive. Di discorsi legati a cubature non mi voglio occupare. Ogni società deve avere un suo stadio".
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Malagò: “Stadio della Roma? Ci saranno contraddizioni. Totti? Non credo sia l’ultimo anno”
Il numero uno dello sport italiano si è espresso sullo Stadio della Roma e sul capitano dei giallorossi, infine ha parlato della rinuncia della capitale alle Olimpiadi del 2024
Sul capitano giallorosso, il numero uno dello sport italiano dichiara: "Non sarei così sicuro che questo sarà il suo ultimo anno. Ho letto che sta pensando di fare l'allenatore e anche per me è stata una novità. Come sarà la Roma senza di lui? Uno ad un certo momento ci si deve abituare".
"Il processo di candidatura si è interrotto da questa settimana, - prosegue Malagò - sono stati spesi circa 13 milioni di euro. Spese non recuperabili. Con la candidatura siamo arrivati a fine corsa. Un piano B? C'è o ci poteva essere: portare avanti la candidatura a prescindere dal Comune. Ma l'abbiamo scartato. No, non ho pianto ma mi sono commosso. Non erano lacrime, forse era qualcosa di peggio. Io ci ho sperato fino all'ultimo. La rinuncia di Roma pregiudica altre candidature italiane, - conclude il presidente del CONI - ormai il Cio è diventato diffidente nei confronti della politica italiana e di chi ha cambiato idea".
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