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Malagò: “La burocrazia è un freno per gli stadi di proprietà”

Il presidente del Coni ha detto la sua sul tema del momento: "In Italia ce ne sono solo tre. Dieci anni per costruirli sono troppi"

Redazione

Il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto al convegno "Moving together: sport ed wellness come valore sociale", a Vicenza, e ha detto la sua sulla situazione degli stadi di proprietà in Italia. Queste le sue parole: "Su venti squadre di serie A ci sono di fatto tre stadi di proprietà: quello della Juve, quello di Reggio Emilia dove gioca il Sassuolo e quello di Udine della famiglia Pozzo. Il quarto potrebbe essere a Cagliari, sembra che possa partire finalmente. Se però si pensa che a Udine ci hanno messo quasi dieci anni, è chiaro che qualcosa non va sotto il problema amministrativo, giuridico e degli aspetti urbanistici. In una parola, la burocrazia".

Il presidente ha poi aggiunto: "Parlando di futuri stadi non voglio entrare nel merito dei singoli casi, perché è sbagliato generalizzare ed ogni situazione e' diversa dall'altra. Io sono totalmente a favore e a supporto di creare stadi nuovi e dove possibile, ancora meglio, sostituire, migliorare e ristrutturare l'esistente che sarebbe l'ideale. Poi e' ovvio che io parlo della parte sportiva e non della parte urbanistica o di cubature".