Presso l'Auditorium del Palazzo delle Federazioni Sportive Nazionali, lo Studio Tonucci & Partners, con il patrocinio del Coni e in collaborazione con la Rivista di Diritto Sportivo, ha riunito per un'intera giornata rappresentanti del mondo istituzionale, sportivo, imprenditoriale e finanziario per fare il punto della situazione sugli impianti sportivi italiani. Presenti all'evento il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, il presidente del Coni, Gianni Malagò, il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi e l'avvocato Mario Tonucci.
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“La rigenerazione degli stadi”, Baldissoni: “Il nuovo stadio fondamentale per le Olimpiadi a Roma” – FOTO
Presso l'Auditorium del Palazzo delle Federazioni Sportive Nazionali è in corso il convegno tra rappresentanti del mondo istituzionale, sportivo, imprenditoriale e finanziario per fare il punto della situazione sugli impianti sportivi italiani
CRONACA EVENTO
Ore 14.25 - E' arrivato al Palazzo delle Federazioni il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni. Di seguito l'intervento del dg giallorosso:
"Siamo qui a parlare dello stadio della Roma il giorno dopo il piccolo traguardo della consegna della documentazione definitiva del progetto dello Stadio nell'area di Tor di Valle. E' stato consegnato al Comune così che possa trasferirlo alla Regione per quello che è l'ultima fase del processo di autorizzazione, diciamo che siamo arrivati all'ultima salita. Sarà organizzata a livello regionale una conferenza tecnica che verrà convocata all'esito del trasferimento ufficiale da parte del comune della documentazione. La verifica verterà sull'accertarsi che all'interno dei documenti progettuali siano contenute tutte le tematiche evidenziate riguardo il pubblico interesse dell'opera. Potremmo parlare per ore del perché vogliamo costruire uno stadio e vogliamo costruire degli stadi in Italia. Possiamo dire ad esempio che l'anno scorso, quando la Primavera giocava la Youth League dovendo consentire una ripresa televisiva di una partita importante come quella del Manchester City siamo andati a giocare a Latina, l'alternativa era giocare a Rieti. Non era possibile giocare a Roma perché lo stadio era occupato. E' capitato anche in questa stagione, alla Prima Squadra, che la Roma dovesse giocare di lunedì non per questioni televisive legate al 'monday night', ma perché si erano giocati match di rugby.Di fatto a Roma per giocare a calcio si può utilizzare una sola struttura che non è pensata per il calcio e dove, infatti, si svolgono altri eventi sportivi e non sportivi di cui non possiamo controllare la gestione non essendo nostra la proprietà dell'impianto. Giocare una partita di lunedì, decidendolo 10 giorni prima, ha un impatto in termini economici, di atmosfera e di diritti lesi a chi ha comprato un biglietto, lavora e non può venire, oppure chi è un bambino e il giorno dopo deve andare a scuola. Non dobbiamo parlare solo di uno stadio, quello che abbiamo deciso di affrontare è un progetto per la città, la rigenerazione di un'area che è la prima della città per chi viene dall'aeroporto. Un'area abbandonata al degrado assoluto. Qualcuno può pensare che abbiamo scelto a caso Tor di Valle indicando un punto sulla cartina ma non è così. Di aree disponibili ce n'erano più di 100/110, e ne sono state investigate 82, mentre 4 sono state ritenute idonee dal Comune. I requisiti erano: le caratteristiche tecniche, dove si intende l'ubicazione dell'area, il contesto, la forma del lotto e la morfologia del terreno, oltre ai vincoli paesaggistici, archeologici e di rischio idraulico, la vicinanza ai mezzi di trasporto. Abbiamo scelto le prime 10 classificate per questi requisiti e le abbiamo portate al Comune durante la giunta Alemanno che ci hanno indicato 3-4 aree che ritenevano idonee. Dopo essere caduta quella giunta, siamo tornati dalla nuova giunta di centrosinistra che ci ha detto nuovamente le stesse cose grossomodo. Avevamo 3 aree, al termine di questo lungo procedimento, ritenute perfettamente idonee. Forse ingenuamente abbiamo scelto la più grande così da poterci fare più cose. Questo è un progetto per la città perché occupa un intero quadrante e quello che intendiamo fare è un investimento privato per oltre 1,6 miliardi di euro suddivisi in circa 500 milioni per lo Stadio della Roma; 90 milioni per il Convivium, 625 milioni per il Business Park e oltre 400 milioni per i costi di urbanizzazione. Questi ultimi sarebbe il valore in infrastrutture che questo progetto regala alla città".
Lo stadio della Roma utile anche per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024: "Dobbiamo credere a questi progetti e anche alla possibilità di assegnazione delle Olimpiadi, motivo per il quale ovviamente siamo vicini al Coni. Questo stadio consentirebbe di ospitare la finale del torneo di calcio olimpico a Roma, cosa che altrimenti non sarebbe possibile perchè non ci sono stadi a sufficienza. Oltre alle gare di calcio, la struttura sarà pensata anche per ospitare altri tipi di eventi, sportivi e non sportivi. Lo stadio può diventare un anfiteatro, la Curva Sud può diventare un teatro da 15mila posti. All'esterno dello stadio ci sarà una gradinata che unisce lo stadio all'esterno con le altre strutture e che permetterà di mettere in scena altre forme di spettacolo".
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