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La maledizione infortuni insegue Mourinho: a Roma dovrà invertire la rotta

Getty Images

Lo Special One al Tottenham ha visto fermarsi uno dopo l'altro quasi tutti gli uomini della sua rosa. In quasi due stagioni il bilancio è stato pessimo

Valerio Salviani

Nella rivoluzione che Mourinho dovrà fare a Roma, lo Special One dovrà includere anche sé stesso. La sua ultima esperienza al Tottenham ha avuto una costante che a Trigoria conoscono bene: gli infortuni. Una lista lunghissima di stop, che ha condizionato inevitabilmente in negativo il lavoro di Mou con gli Spurs. L'allarme infortuni alla Roma è un topic giornaliero. È di oggi la notizia del licenziamento del responsabile sanitario Causarano. Al suo posto i Friedkin porteranno molto probabilmente uno specialista dagli States. Da anni i giallorossi cercano di invertire questo trend, senza riuscirci. Con Mourinho si dovrà arrivare a una soluzione.

Infortuni, Mourinho falcidiato al Tottenham

La Roma ha chiuso la sua stagione con dieci giocatori fermi per infortunio e un totale di 59 stop (escludendo i casi Covid-19). Assenze che hanno rischiato di costare anche la qualificazione alla Conference League, raggiunta poi in extremis. Quando Mourinho arriverà nella Capitale (è atteso a fine giugno) erediterà una situazione simile a quella che ha lasciato al Tottenham. Lo Special One nell'ultima stagione a Londra ha visto fermarsi, uno dopo l'altro, tutti i giocatori della rosa, ad eccezione di sette fortunati (compresi secondo e terzo portiere). L'anno precedente, nel quale Mourinho era subentrato in corsa a Pochettino, le cose non erano andate meglio. Nella stagione 2019/20 sono stati dodici i giocatori che si sono fermati almeno due volte in partite di Premier League. La media finale degli infortunati raccontava che ogni giocatore ha saltato almeno 8 partite stagionali. Per dirla tutta, anche con Pochettino la situazione infortuni era stata drammatica. L'argentino ha chiuso l'anno 2018/2019 con 61 infortunati.

Rosa più corta e tante partite: il rischio resta alto

In una conferenza stampa del dicembre 2019, Mourinho si era lamentato apertamente delle troppe partite giocate a distanza ravvicinata: "Non ho idea di come i giocatori possano recuperare". Un discorso fatto a più riprese anche dal suo predecessore Fonseca, che a Trigoria aveva spesso parlato delle troppe partite che le squadre sono costrette a giocare. Con la Conference League, nella prossima stagione il discorso potrebbe ripresentarsi. Spesso la Roma si troverà a giocare tre partite in una settimana e Mourinho dovrà sfruttare necessariamente tutta la rosa per evitare di incorrere in infortuni da affaticamento. Una rosa che, stando a quanto fatto trapelare dal gm Pinto, sarà decisamente più ristretta nella nuova stagione. L'obiettivo sarà avere 22 giocatori, ossia due per ruolo, quattro dei quali integrati dalla Primavera. Di certo non un compito semplice per Mou, che tra le tante difficoltà che si troverà davanti nella nuova avventura dovrà gestire anche questa.