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Jesus: “Basta tecnologia, fa solo casini. Bisogna fidarsi degli arbitri. Stiamo con Di Francesco”

Le parole del difensore giallorosso al termine della gara di ritorno degli ottavi di finale persa contro il Porto

Redazione

Niente da fare per la Roma: i giallorossi escono agli ottavi di finale di Champions League dopo aver perso per 3 a 1 la gara di ritorno contro il Porto. Al termine del match, il difensore romanista Juan Jesus ha rilasciato alcune dichiarazioni.

JESUS A ROMA TV

Partita straordinaria la tua. Che reazione avete avuto?

Sono successe tante cose durante la partita e abbiamo creato tante occasioni. Purtroppo non riusciamo a proseguire il nostro percorso, dobbiamo essere umili e lavorare a testa bassa per questo campionato.

Sul rigore.

Dopo la partita è più facile, ma ora siamo nel 2019 con la tecnologia. Io non sono d'accordo perché quando si fa gol bisogna aspettare. Secondo me si devono preparare meglio gli arbitri, dobbiamo fidarci di loro senza l'aiuto della tecnologia. Perché fanno casini, se va bene e ci aiuta ok ma se fa solo casino meglio non usarlo. Lasciamo stare, è un argomento difficile. Siamo tutti umani, può sbagliare chiunque e oggi hanno sbagliato loro. Non dovevamo prendere 3 gol, ma abbiamo perso e ora lavoriamo a testa bassa.

Non siete usciti dalla partita nonostante gli svantaggi.

Abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo tenuto il possesso e abbiamo creato tante occasioni. Purtroppo non è bastato, dobbiamo lavorare e pensare ai nostri errori. C'è rammarico ma non è finita perché c'è il campionato per rintrare in Champions League, che è una delle competizioni più belle da giocare.

Sulla difesa a 3: di cosa era preoccupato Di Francesco?

Più che altro dell'attacco alla profondità con Marega, infatti non abbiamo mai preso imbucate alle spalle. Potevamo uscire meglio a centrocampo, loro erano meno e noi avevamo i terzini alti. Abbiamo fatto il notro meglio, quello che ci ha chiesto il mister ma è così.

JESUS IN ZONA MISTA

Secondo te la Roma è stata ancora una volta vittima di un’ingiustizia in campo europeo?

Sì. L’arbitro può sbagliare, sbagliamo noi in campo, voi nel vostro lavoro. Purtroppo oggi l’arbitro ha sbagliato. Poteva perdere un minuto per guardare l’episodio, sta a lui decidere. Non possiamo sempre parlare di ingiustizia. Se avessimo fatto il nostro lavoro anche solo pareggiando, ora non staremmo qui a parlare di questo. Purtroppo è una partita che rimane nella nostra testa. Ora dobbiamo pensare al campionato, abbiamo delle partite importanti. Dobbiamo sicuramente arrivare tra le prime 4.

L’arbitro in campo vi ha spiegato qualcosa?

No, non ci ha detto niente anche perché c’era troppo casino. Anche i loro tifosi lo hanno fatto. Lo hanno chiamato da subito e gli hanno detto che non serviva guardare, è questo quello che è successo. Poi abbiamo visto la nostra panchina che faceva casino: sicuramente loro hanno visto che c’era rigore. Anche nel finale abbiamo creato occasioni, ma non siamo riusciti.

La squadra è con Di Francesco?

Certo, è il nostro mister. Dobbiamo stare insieme a lui, dobbiamo sempre rispettare le gerarchie. Lui è il nostro mister, stiamo con lui fino a quando lui decide di restare. Il nostro compito è quello di seguire l’allenatore e lavorare.

Cosa vi ha detto il mister a fine partita?

Non ha parlato, credo fosse molto arrabbiato per questo episodio. Non ci ha detto niente.