Forse a Justin Kluivert per crescere bastava solo un po’ di umiltà. Il figlio di Patrick era arrivato a Roma sognando il Barcellona ed era stato accolto a Fiumicino come una superstar. Se poi il tuo sponsor si chiama José Mourinho (“Ti voglio, sei speciale” gli disse il tecnico) e il tuo agente Mino Raiola, a 19 anni è difficile tenere i piedi per terra. E dopo aver fatto dannare per mezza stagione Di Francesco, adesso sembra aver imboccato la strada giusta.
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Il guru Fonseca e la voglia di Roma: come cresce Kluivert. Ma ora deve ritrovare gli assist
Più tiri, più passaggi e più gol per Justin. Dimenticata (per ora) Barcellona, è adesso al centro del progetto romanista
CRESCITA - Cambiamenti nell’atteggiamento quindi, ma non solo. “Voglio diventare più importante per la squadra” ha spiegato Kluivert e a guardare i numeri ci sta riuscendo. Solo due reti in tutta la scorsa stagione, già tre quest’anno. Uno dei motivi è che da 0.7, i suoi tiri in campionato sono aumentati a 2 per partita. Justin è meno solista e più nel gioco di squadra. E lo dimostrano i passaggi fatti a partita, che da 13.3 dello scorso anno, sono adesso 25.5. Quasi il doppio. La sua fortuna è anche la poca concorrenza nel ruolo, causa gli infortuni di Perotti (che nel ritiro sembrava poter essere il titolare scelto da Fonseca) e Mkhitaryan. Continuità e fiducia. Qualche peccato di troppo sotto porta che Fonseca spera di smussare. Ma l’impegno dell’olandese è sotto gli occhi di tutti.
MA GLI ASSIST? - E proprio il tecnico portoghese è uno dei motivi principali della crescita di Kluivert. “Il tecnico ci ha fatto capire che nessuno è passaggio alla Roma” ha spiegato oggi Dzeko. E Justin non fa che ripetere quanto sia felice a Roma. Ora non gli resta che far felici anche i compagni. Lo scorso anno il numero 99 aveva cominciato la stagione con l’assist a Dzeko in Torino-Roma, chiudendo poi con 6 assist totali. Quest’anno deve ancora mettere a segno il primo. Un fondamentale che senza Pellegrini, miglior passatore dei giallorossi, è mancato in questo inizio di stagione. In compenso ha raddoppiato gli intercetti a partita sia in Serie A che in Europa.
FUTURO – Con il ritorno di Mkhitaryan e Perotti che migliorerà di condizione sarà più difficile per Kluivert tenersi il posto. Le sue prestazioni dovranno quindi salire ancora di livello. Fonseca non ha intenzione di metterlo da parte, ma Justin dovrà dimostrare di essere davvero cresciuto e che su di lui ci si può puntare. Qualche tifoso sui social lo bacchetta ancora, qualcun altro invece se lo coccola: “Senza di lui siamo piatti. Forse bastava solo cambiare numero di maglia”. Non è ancora il fenomeno che sperava di aver preso Monchi, ma la strada sembra finalmente quella giusta.
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