Dopo Leandro Castan, anche Kevin Strootman ha scelto il suo personale dream team. E lo ha fatto seguendo una strategia molto semplice: giocare all’attacco. Ecco il suo undici ideale, pubblicato su asroma.com, composto da tutti calciatori con cui ha giocato almeno una volta in carriera, tranne uno: “Schiero un 3-4-3, è un po’ offensivo ma a me piace così! Io mi metto in panchina, come primo cambio. E poi mi porto anche Morgan (De Sanctis, ndr), come secondo portiere”.
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Il dream team di Strootman: “Totti è la mia punta. Prendo anche Pjanic, De Rossi, Castan e Maicon”
Il centrocampista olandese ha scelto il suo 11 ideale, un 3-4-3 super offensivo: van der Sar in porta; Maicon, Benatia e Castan in difesa; Sneijder, van Bommel, De Rossi e Pjanic a centrocampo; Robben, van Persie e Totti in attacco
Edwin Van Der Sar: “È l’unico di questa lista con cui non ho mai giocato. Ha vinto quasi tutto, purtroppo non il Mondiale. È un connazionale, ha fatto bene ovunque ed è uno dei migliori portieri che io abbia mai visto”.
Douglas Maicon: “Vi avevo avvertito sarebbe stato un team offensivo e infatti metto Maicon nei tre in difesa! È un campione, fuori dal campo e dentro il campo. Aiuta sempre i compagni e la squadra. Ha vinto praticamente tutto e non posso non scegliere un campione come lui”.
Mehdi Benatia: “Durante il mio primo anno alla Roma Mehdi è stato uno dei migliori in Italia, poi è andato all’estero ma rimane uno dei difensori centrali più forti con cui io abbia mai giocato”.
Leandro Castan: “Assieme a Benatia guidava la difesa alla mia prima stagione alla Roma. Con loro al centro della linea arretrata nelle prime dieci partite abbiamo preso soltanto un gol. Spero che possa tornare a quei livelli: io quel Leo lì lo conosco e parliamo di un calciatore sensazionale. Sta lavorando tanto per tornare in forma, come sto facendo io. Ha avuto un intervento più grave, ma sono sicuro che potrà tornare a giocare come sa fare”.
Wesley Sneijder: “Ci ho giocato in Nazionale e non serve dire molto su di lui: anche in Italia ha dimostrato le sue qualità all’Inter ed è uno dei migliori che c’è in quel ruolo”.
Mark Van Bommel: “Abbiamo condiviso un anno al PSV oltre alla Nazionale: mi ha aiutato subito ed è anche un grande uomo fuori dal campo. Pensa solo al bene della squadra, non è importante la sua prestazione: se si prendono tre punti è contento”.
Daniele De Rossi: “Daniele pensa solo al bene della squadra e insieme a Checco è il nostro capitano: aiuta tutti, gioca qui da sempre, sa come funzionano le cose. Ha tante qualità e giocare con lui è molto più facile, fa quel ruolo davanti alla difesa come pochi e aiuta tantissimo tutti”.
Miralem Pjanic: “Lo metto a sinistra, ma i ruoli del mio centrocampo sono intercambiabili! Lo conoscevo prima di venire a Roma, perché ho visto sue tante partite al Lione, per esempio quando segnava al Bernabeu contro il Real Madrid. Giocatore di qualità, sia qui sia in Nazionale ha dimostrato tutto quello di cui è capace. È come Sneijder, con la palla ai piedi è incredibile”.
Arjen Robben: “Schiero Arjen a destra, è fortissimo e quando abbiamo affrontato il Bayern Monaco qui lo abbiamo visto. Ci ho giocato in Nazionale, purtroppo poco perché o io o lui eravamo infortunati. Gran piede sinistro: se ha la palla è sempre pericoloso”.
Robin Van Persie: “Lo schiero a sinistra nel mio tridente di attacco. Ci ho giocato in Nazionale, dove era capitano. Tutte le cose che fa lui sembrano semplici. Grande qualità, un grande uomo. Ci vediamo anche fuori dal campo ogni tanto, viene da Rotterdam come me”.
Francesco Totti: “Il nostro Capitano è la mia punta. Purtroppo non sono venuto qui dieci anni fa per poter giocare di più con Checco. È un campione. Ha vinto uno Scudetto a Roma, un Mondiale. È sempre un piacere giocare con lui, che sia in partita o in allenamento: mostra in ogni occasione le sue qualità. Quando ero giovane avevo la sua maglia, come molti. È ancora strano giocarci insieme, tanto rispetto per lui: non potrebbe restare fuori da questa squadra”.
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