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Il 2021 di Pellegrini, la consacrazione: dalla fascia all’incontro con Mourinho

Redazione

La Roma, terza alla fine del girone di andata grazie alle vittorie su tutte le medio-piccole, da lì in poi sarà protagonista di un campionato altalenante in cui lascerà punti per strada scivolando fino al settimo posto in classifica a pari merito con il Sassuolo. Risultato riconducibile anche al cammino della Roma in Europa League: dopo aver vinto il girone, i giallorossi sorpassano senza problemi sedicesimi e ottavi contro Braga e Shakhtar. Qui Pellegrini sale in cattedra. Ai quarti la Roma incontra il temibile Ajax. Partita tosta, Lorenzo e compagni soffrono e non poco le sortite offensive dei lancieri andando sotto al 39’. Al 57’ viene fischiato un calcio di punizione ai giallorossi. Sul punto di battuta si presenta il numero 7 che senza pensarci va per la porta. Complice una paperissima di Scherpen, degna di Antonio Ricci, arriva il pareggio. Si soffre, Pau Lopez para addirittura un rigore e alla fine, all’87’, Ibanez segna l’1-2 che manderà tutti in visibilio. Con la Cruijff Arena espugnata, al ritorno il gol di Dzeko, ormai reintegrato, sancirà il passaggio del turno. La Roma raggiunge la seconda semifinale europea in tre anni. L’avversario, però, evoca brutti ricordi: è il Manchester United. Nel primo tempo dell’andata all’Old Trafford una Roma massacrata da tre infortuni in 45’ si affida ancora a Capitan Pellegrini. Risposta? Gol e assist per ribaltare il vantaggio di Bruno Fernandes. Il secondo tempo è una pagina che preferiamo non leggere, finisce 6-2. Al ritorno on basterà il 3-2: la Roma si ferma ancora a due passi dalla gloria. Una delle poche gioie giallorosse è stata la vittoria nel derby (che valeva poco o nulla ai fini della Serie A) per 2-0. Pellegrini non avrebbe dovuto esserci per un problema muscolare, ma un capitano non abbandona la nave. Sceso in campo non al meglio si procura il riaccendersi di un infortunio sopito a fatica. Agli inizi di giugno è tutto pronto: Pellegrini ha recuperato ed è tra i 23 azzurri convocati dal c.t. Mancini per Euro 2020. La coscia, però, torna a farsi sentire e Lorenzo lascia il posto a Castrovilli restando fuori dalla Nazionale che si rivelerà vincitrice.