“Cosa sei per me, spiegarlo non è facile”. La canzone di Conidi, che proprio Pellegrini ha sostenuto a tal punto da convincere Mourinho a farla risuonare dalle casse dell’Olimpico prima della partita, potrebbe riassumere il contenuto della lettera scritta da Lorenzo qualche tempo fa. Uno scritto in cui si racconta a cuore aperto ripercorrendo le tappe e spiegando le motivazioni che lo hanno portato a fare certe scelte. “Non si trattava di lavoro, hobby o carriera. Per me giocare per la Roma era...tutto” afferma il numero 7 che continua: “Ogni giorno dico ai miei compagni cosa significa giocare per la Roma. Questa non è una fabbrica di talenti, questo non è un trampolino per andare in una squadra più grande. Perché non esiste una squadra più grande. No. Questo è un punto d’arrivo. Roma è... Roma”.
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