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Il 2021 di Pellegrini, la consacrazione: dalla fascia all’incontro con Mourinho

Redazione

Il 2021 della Roma inizia bene. Due vittorie consecutive contro Sampdoria e Crotone, prima del pareggio condito con un’ottima prestazione nella sfida all’Inter di Conte (per altro con marcature aperte da Pellegrini). La netta sconfitta per 3-0 nel derby, però, apre le prime crepe a Trigoria. I giallorossi non hanno tempo per piangersi addosso, pochi giorni dopo arriva all’Olimpico lo Spezia per gli ottavi di finale di Coppia Italia. Le crepe diventano voragini. La Roma perde sul campo 2-4 e come se non bastasse Fonseca con il suo staff sbagliano i conti facendo 6 cambi pensando di averne uno in più nei supplementari. Così non è. Lo stesso Pellegrini proverà senza successo a farli ragionare. L’errore fa registrare l’inevitabile 0-3 a tavolino per i liguri che passano doppiamente il turno. La serata si trasforma nel primo punto di svolta nella stagione di Pellegrini. Dzeko, deluso dal gioco della Roma e incredulo di fronte all’errore del tecnico portoghese rompe i rapporti già traballanti con quest’ultimo. Il bosniaco nelle partite successive andrà in tribuna e perderà la fascia di capitano, trasferita sul braccio di Lorenzo a cui, oltre l’onore, spetta l’onere di rimettere insieme un gruppo talmente lontano dallo staff tecnico e dalla società da rinunciare all’allenamento. Il numero 7 rimette insieme i pezzi a fatica, li incolla come può e suona la carica. Sarà lui a firmare il gol vittoria sempre contro lo Spezia, questa volta in campionato, salvando la panchina di Fonseca. Il nuovo capitano avrà anche il merito di ricucire i rapporti tra il portoghese e Dzeko che volenti o nolenti arriveranno insieme fino a fine stagione.