Alla vigilia dell'ultimo match della Champions Cup, trofeo estivo che la Roma potrebbe conquistare battendo domani il Manchester City (ore 12.00 italiane), si sono presentati in sala stampa Rudi Garcia e Daniele De Rossi per rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco di seguito le loro parole:
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ICC Australia, De Rossi: “Lavoriamo per migliorare i risultati dello scorso anno” Garcia: “Sempre importante affrontare squadre di alto livello” – AUDIO
Capitan Futuro in conferenza stampa: "E' bello vedere quanto entusiasmo ci sia dietro alla Roma anche qui, dall'altra parte del mondo". Il tecnico: "Se starà bene, Romagnoli domani giocherà"
A Garcia: Si chiamano amichevoli, ma visto il risultato ottenuto contro il Real un pensierino a vincere questa competizione la Roma lo ha fatto?
Noi giochiamo sempre per vincere, come avevo detto ai ragazzi prima del match col Madrid: sono stati bravi e non si sono accontentati del pareggio. Questa cultura della vittoria e questa voglia di vincere bisogna averla sempre, anche nelle amichevoli. Il City lo conosciamo bene per averci giocato in Champions lo scorso anno, abbiamo fatto due buone partite, anche se il risultato della seconda sfida dell’Olimpico non è stato quello che ci aspettavamo. È sempre interessante poter giocare con dei club di questo livello.
A De Rossi: ormai hai tante stagioni alle spalle con la Roma, che effetto ti fa essere in Australia, dall’altra parte del mondo?
Questo è il quindicesimo precampionato che faccio se non sbaglio, la data della fine è più vicina rispetto a quella d’inizio e questo non fa piacere a nessun calciatore: facciamo il lavoro più bello del mondo e ci piacerebbe farlo per sempre. È sempre un piacere tornare a lavorare per la nuova stagione, quando fai le vacanze la mancanza del pallone si fa sentire e il precampionato è un momento che mi ha sempre dato sensazioni positive. Stare qui e notare tutto l’entusiasmo che c’è per la Roma è incredibile. Conoscono tutti i nostri giocatori e sono affezionatissimi a questa squadra. Per quanto mi riguarda non avevo mai visto l’Australia e mi fa anche piacere essere qui.
A De Rossi: Qual è l’obiettivo del prossimo campionato e che ne pensi della sessione di calcio mercato in corso?
Parlare di obiettivi ora servirebbe solo a offrire i titoli ai giornali e non credo sia necessario. Vogliamo giocare sempre per vincere tutte le partite che disputiamo e dobbiamo lavorare per questo. L’anno scorso volevamo migliorare quanto fatto nella stagione precedente e non ci siamo riusciti, ma il risultato finale è stato comunque ottimo. Lavoriamo per migliorare e per salire un gradino sempre più in alto, ma il muro tra il secondo e il primo gradino è più alto rispetto agli altri. Stiamo lavorando per quello e lo facciamo con la stessa mentalità di sempre. Di calciomercato non parlo, sono contento dei miei compagni e questa è una risposta che può dare solo il mister o la società.
Come sta Romagnoli? Domani giocherà? E a che livello siete in termini di preparazione?
Romagnoli questa mattina stava bene e se questo pomeriggio non avrà problemi domani giocherà una parte di match contro il City, come era previsto facesse per il Real Madrid. La mia squadra sta lavorando bene e i calciatori mostrano uno spirito di lavoro interessante, si impegnano seriamente e facciamo di tutto per gestire al meglio il loro aspetto fisico, tra fusi orari, viaggi, cambi di temperature, tempi di gioco: non bisogna prendere troppi rischi in simili tournée. Le cose vanno bene e domani dobbiamo giocare una partita di alto livello. È sempre interessante cercare di capire a che punto è la squadra. Contro il Real abbiamo visto che i nostri ragazzi hanno già i loro automatismi, si conoscono e sono tornati con entusiasmo e freschezza mentale: provano piacere a praticare il nostro gioco. Al momento siamo sulla strada giusta.
A De Rossi: nella parte finale della scorsa stagione la Roma ha cambiato modulo. In quale modulo ti trovi meglio?
Non ci sono stati particolari stravolgimenti. Ho giocato sia con il centrocampo a due, sia con quello a tre. Contro il Real abbiamo giocato come giochiamo di solito da quando c'è il mister. Io sono sempre a disposizione, mi è capitato di giocare anche in difesa: la posizione è l'ultimo dei miei problemi.
A Garcia: ha visto la partita del Manchester City sabato sera? Nell'ultima settimana hanno comprato giocatori importanti. Che cosa si aspetta?
Non ho visto la partita, ma stiamo lavorando sui video come facciamo sempre, per dare ai calciatori informazioni utili. La loro rosa non sembra essere cambiata molto. Non avranno i calciatori che hanno fatto la Coppa America, ma hanno già fatto un mercato importante, hanno una squadra composta da calciatori forti. Anche io però ho ottimi giocatori e speriamo di vedere lo stesso gioco e qualche gol in più rispetto a Real Madrid-Roma, anche per gli spettatori.
A Garcia: nella partita contro il Real Madrid abbiamo visto un calo nel secondo tempo, il che è normale per via della preparazione. E' coinciso anche con l'uscita di Totti, grazie al quale arrivavano un sacco di palloni nell'area di rigore. In futuro questo compito lo assumerà Pjanic, magari giocando più avanzato? Sull'allenamento, oggi vanno molto di moda i droni per riprendere l'allenamento: che ne pensa?
Il drone l'abbiamo usato l'anno scorso durante l'allenamento, ma più che altro per vedere dove piazzare le telecamere quest'anno a Trigoria. La tecnologia quando ci può aiutare è sempre interessante. Non dobbiamo però perdere l'occhio, che è la cosa più importante, e ciò vale tanto per l'allenatore quanto i giocatori. La tecnologia aiuta ma non è una bacchetta magica. Per il ruolo di Pjanic non mi sento di fare un bilancio di una stagione intera basandomi su una sola partita. Rispetto agli ultimi 24 mesi dico che sì, sappiamo che negli ultimi cinque abbiamo giocato meno bene ma la qualità che abbiamo espresso in passato è stata prodotta con questi giocatori. C'è un gioco con Totti, e un gioco senza Totti, e lo stesso vale per Pjanic, Destro e tutti gli altri. L’identità della squadra è la stessa: movimento, palla a terra, gioco corto e di attacco. Poi ci sono giocatori più o meno complementari tra loro, ma a me la cosa che importa di più è giocare bene, vincere, e che i ragazzi si trovino a loro agio con il gioco della squadra. Per il momento, durante gli allenamenti, mi è sembrato di vedere proprio questa cosa.
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