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Huijsen: “De Rossi persona fantastica. A Frosinone esultanza alla CR7 per scommessa”

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Il giovanissimo centrale della Roma ha parlato dal ritiro dell'Under 21 spagnola: "Ammiravo molto Sergio Ramos. Non so quando giocherò nella Liga, ma ora sto bene in Italia. Ho scelto la Serie A per completarmi"
Redazione

Dean Huijsen è uno dei giovani difensori più interessanti del panorama calcistico europeo, con la Roma che se lo gode ma ancora per poco, visto che è destinato a rientrare alla Juve. Il classe 2005 ha esordito in questi giorni con l'Under 21 spagnola, essendo nato ad Amsterdam ma cresciuto a Malaga, prima dell'arrivo in Italia. Il calciatore giallorosso si è raccontato in un'intervista a 'Marca':

Ha giocato nell'Olanda, è il più piccolo dell'Under 21, è alto quasi due metri ed è cresciuto a Malaga. Non dica che non è strano. "Sì, ma mi sento molto spagnolo, davvero. Sono molto felice di far parte di questa Nazionale, dato che sono cresciuto a Malaga da quando avevo cinque anni".

Il suo accento andaluso lo denota, senza dubbio. "Sì, ho trascorso molto tempo lì e tengo sempre d'occhio Málaga. Ho trascorso l'estate a Marbella e mi sento molto identificato con la Spagna".

Tanto che il cibo spagnolo arriva anche in Italia. No? "Mi piace prendere delle noccioline di Mercadona da mangiare a Roma (ride, ndr)".

È un difensore centrale tecnico, con un ottimo lancio, e questo si adatta bene alla Roja. Dove ha acquisito questa abilità? "Da quando ero piccolo. All'inizio, quando avevo cinque anni, ho iniziato come attaccante, ma poi ho cominciato a giocare come difensore centrale, e sono sempre stato bravo a partire pulito con la palla".

È curioso, perché essendo cresciuto in Spagna ha avuto l'opportunità di firmare per il Real Madrid o il Barça, ma alla fine ha deciso per la Juventus. Perché? "Perché allora credevo che l'Italia mi avrebbe dato più cose in termini di apprendimento. Avevo già imparato a giocare la palla, ma era più complicato contrastare gli attaccanti, l'aspetto tattico. Ed effettivamente la Serie A mi sta dando quelle cose per rendermi un giocatore migliore, anche se devo ancora imparare molto".

È successo qualcosa di incredibile in questa stagione. Era alla Juventus, José Mourinho l'ha chiamata ed è andato alla Roma. E poche settimane dopo, Mou è stato esonerato. "Sì, è stato così. Mourinho mi ha sempre trattato bene, ma anche Daniele De Rossi è incredibile. Si prende molta cura di me, è una persona fantastica e mi trovo bene con lui".

Chi ammirava come difensore centrale? "Sergio Ramos. È una persona a cui chiederei consigli, oltre a chiedere una foto (ride, ndr).

Adesso sta facendo bene in Serie A. Tra quanto tempo nella Liga? "Non lo so. Nel calcio non si sa mai e adesso sto bene dove sono".

Ha diverse cose curiose, ad esempio gioca con i calzini bassi, raro per un centrale. "Sì, fin da quando ero piccolo. Non so perché, ma ho sempre fatto così. Non esiste una ragione speciale".

In quella partita contro il Frosinone ha festeggiato il ​​gol imitando Cristiano Ronaldo. Perché lo ammira? "Il giorno prima stavo giocando alla play con un amico e ho detto che se avessi segnato un gol avrei festeggiato così. Così è stato".

Come si è sentito l'altro giorno al debutto con la Spagna? "Abbastanza bene, abbiamo un ottimo gruppo, dentro e fuori dal campo, e mi sono sempre sentito molto integrato".

Cosa sogna di fare con la Spagna? "Sogno di vincere un titolo con la Roja e anche a livello di club, senza dubbio".

Si vede presto nella Nazionale maggiore spagnola? "Sì, sono giovane, ma un giorno mi vedò lì. Ho 18 anni e ho molta strada da fare, ma lavoro per realizzarlo ogni giorno".

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