Caro Brasile, arrivederci. Più della metà dei romanisti impegnati al mondiale 2014 è già rientrata a casa. De Rossi, Gervinho e Pjanic (esponenti, tra l'altro, di tre nazionali assai ambiziose) tornano con il volto scuro ed il cuore amaro. Due di loro, però, possono almeno consolarsi. Parliamo dell'esterno ivoriano e del fantasista bosniaco, entrambi per la prima volta a segno nel torneo calcistico più importante del mondo.
statistiche
Tre gol giallorossi al mondiale, come ad USA ‘94. Il record è di quattro, nel 1982 e nel 1990
Basta un'altra magia (di Maicon o Torosidis, gli unici superstiti) per eguagliare il primato di gol romanisti in un singolo mondiale
Gervais è stato l'attore principale della sfortunata Costa d'Avorio, eliminata dalla Grecia in extremis a Fortaleza. Due reti (splendida la seconda) contro Giappone e Colombia ed un assist-gol per Bony. Molto ci si aspettava dai leader storici Yaya Touré e Drogba, ma alla fine è stato l'ex Arsenal a prendersi la scena di prepotenza. Soltanto altri tre romanisti nella storia (Falcao con il Brasile nel 1982, Voeller con la Germania nel 1990 e Caniggia con l'Argentina nel 1994) erano riusciti a siglare più di un gol in una singola edizione dei mondiali. Piccola soddisfazione anche per Miralem Pjanic, che torna sì a casa, ma con in tasca almeno la prima vittoria della Bosnia ai campionati del mondo. 3-1 all'Iran ed un bel gol, il terzo targato Roma a Brasile 2014. Tre perle, tre sigilli da ricordare, nonostante le premature eliminazioni dei nostri gioielli. Tre come nel 1994, quando, nell'ultima Argentina di Maradona, brillarono Claudio Caniggia (doppietta contro la Nigeria nella fase a gironi) ed Abel Balbo (inutile guizzo con la Romania agli ottavi di finale).
Se uno tra Maicon (fin qui riserva del Brasile di Scolari) e Torosidis (titolarissimo della Grecia che sfiderà il Costarica agli ottavi) dovesse andare a segno da qui alla fine del torneo, verrebbe eguagliato il record di quattro gol romanisti in un solo mondiale, risalente alle edizioni del 1982 e del 1990. Trentadue anni fa, in Spagna, vinse l'Italia di Bruno Conti (autore di una rete, ai gironi, contro il Perù). Delusione del torneo fu il Brasile, seppur trascinato da Paulo Roberto Falcao, protagonista con tre gol (di cui uno, storico quanto inutile, all'Italia). Ventiquattro anni or sono toccò a Rudi Voeller recitare il ruolo del trascinatore. Tre reti, come Brehme e Klinsmann (solo Matthaus tra i tedeschi ne realizzò di più, ben quattro), utili a portare la Germania sul trono mondiale. Un gol anche per il Principe, Giuseppe Giannini, pilastro dell'Italia di Azeglio Vicini, nel secondo match della fase a gironi contro gli Stati Uniti.
Gol romanisti nella storia dei mondiali
MONDIALI 1930: 0 gol
MONDIALI 1934: 1 gol (Guaita)
MONDIALI 1938: 0 gol
MONDIALI 1950: 0 gol
MONDIALI 1954: 2 gol (1 Pandolfini, 1 Galli)
MONDIALI 1958: 0 gol
MONDIALI 1962: 0 gol
MONDIALI 1966: 1 gol (Barison)
MONDIALI 1970: 0 gol
MONDIALI 1974: 0 gol
MONDIALI 1978: 0 gol
MONDIALI 1982: 4 gol (3 Falcao, 1 Conti)
MONDIALI 1986: 0 gol
MONDIALI 1990: 4 gol (3 Voeller, 1 Giannini)
MONDIALI 1994: 3 gol (2 Caniggia, 1 Balbo)
MONDIALI 1998: 1 gol (Di Biagio)
MONDIALI 2002: 1 gol (Batistuta)
MONDIALI 2006: 1 gol (Totti)
MONDIALI 2010: 2 gol (1 De Rossi, 1 Juan)
MONDIALI 2014: 3 gol (2 Gervinho, 1 Pjanic)in corso
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