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Ghisolfi: “Svilar e Pisilli sono il futuro della Roma. Una farsa l’arbitro con il Porto”

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Le parole del ds giallorosso: "È stata una partita particolare con un arbitro tedesco molto casalingo. Voglio dire complimenti alla squadra e allo staff per la prestazione, ora dobbiamo concentrarci sul secondo tempo dell'Olimpico"
Redazione

Domani sera la Roma tornerà in campo contro il Parma per continuare la rincorsa all'Europa prima di giocarsi la qualificazione agli ottavi giovedì contro il Porto. Florent Ghisolfi, ds giallorosso, ha parlato poco fa ai microfoni di Sky Sport sul periodo dei giallorossi, sui rinnovi in arrivo e della partita contro il Porto. Di seguito le sue parole:

Primi 8 mesi a Roma, che voto si dà? Poteva fare di più? 8 mesi intensi, no? "Penso di aver dato il massimo, penso che il voto non sia personale ma collettivo. È chiaro che non abbiamo fatto tutto bene quando sono arrivato in estate era un contesto difficile. Però abbiamo attraversato la tempesta senza mollare e oggi penso che abbiamo una buona organizzazione, siamo allineati con il mister, con la proprietà e penso che siamo pronti per lavorare bene. L'obiettivo è di prendere ogni decisione con coerenza".

Qual è l’acquisto di cui è più fiero? C’è un errore che non rifarebbe? C’è un giocatore forte che volevate e che non è arrivato? "Sì, non farò nomi. Preferisco parlare di quelli che sono con noi. Se un giocatore non si integra, la responsabilità è nostra. Non abbiamo fatto tutto bene. Però per i nuovi giocatori che arrivano è difficile trovare stabilità, trovare punti di riferimento. Un buon esempio è Kone. Ha giocato sempre con ogni allenatore, ha giocato bene con tutti gli allenatori".

Che rapporto ha lei con Ranieri? Vi capita di avere pareri discordanti sui giocatori? da acquistare? "Siamo insieme siamo allineati. Claudio era una scelta importante. Perché lui non è qua per i soldi o per il suo ego, è qua per la Roma. È qua con il cuore e sta facendo molto bene. Se prendiamo la classifica della Serie A dal suo arrivo siamo quarti, è un buon ritmo. Per quanto riguarda il mercato, abbiamo trovato rapidamente il modo di lavorare insieme e di essere allineati sui giocatori da prendere.

Domanda sul progetto: quanto influisce il FFP e quando verrà annunciato il nuovo CEO? "Il CEO non è mia responsabilità. Sul progetto: sì, abbiamo i nostri paletti, però non sono qua per lamentarmi, perché abbiamo i mezzi per lavorare bene, dobbiamo continuare a lavorare per strutturare tutto il club. Quando sono arrivato io tutta la parte sportiva era alla fine del contratto, staff professionistico, staff delle giovanili, staff della femminile, scouting. Non deve più succedere. Abbiamo costruito un dipartimento scouting, di alto livello penso, abbiamo costruito un dipartimento di loan management con Balzaretti, abbiamo adesso 13 giocatori in prestito, giovani per la maggior parte, giovani che stanno giocando. E dobbiamo lavorare ancora sulla squadra, con gioventù, qualità, mentalità, fisicità, intorno i nostri giocatori di esperienza. Non chiediamo tempo perché siamo la Roma e dobbiamo vincere sempre, però dobbiamo lavorare per il futuro per avere un club più forte domani. I Friedkin hanno un progetto molto ambizioso e vogliono una grande squadra e un grande club. Adesso, per il centenario e per il nuovo stadio".

Torniamo sul mercato invernale. Sono partiti 5 giocatori, 4 dei 5 giocatori ceduti erano stati presi in estate. Una autobocciatura? "Questo è il nostro lavoro, dobbiamo adattarci, reagire. Abbiamo preso 10 giocatori in estate, in più abbiamo confermato giocatori già in squadra. Non tutti hanno avuto spazio, è normale. Le Fée aveva bisogno di rilanciarsi rapidamente e ha trovato un buon contesto, un buon club. Hermoso non voleva essere un’alternativa, a Leverkusen può mettersi in mostra. Dahl fa parte di quello che dicevo prima, parte del progetto, un giovane di qualità da prendere e mandare in prestito, in estate oppure ora a gennaio, avrà lo spazio per giocare e migliorare. Con Zalewski abbiamo trovato un compromesso per rinnovo e prestito, una buona cosa. Abbiamo fatto 5 entrate, con due prestiti, Gourna Douath e Nelsson, abbiamo il tempo per valutarli. Abbiamo preso a titolo definitivo Rensch, Gollini e Salah Eddine. Siamo contenti, ma posso dire quello che voglio, alla fine è il campo che parlerà".

Sui nuovi giovani. Pisilli e Svilar faranno parte della Roma del futuro? "Svilar e Pisilli sono il futuro della Roma. Stiamo anche lavorando su giovani giocatori della primavera, stiamo facendo il massimo. Però voglio dire che se un giocatore vuole andare in un altro club e non vuole restare non pregheremo nessuno. La Roma si merita e Svilar la merita. Prestazioni, mentalità top e stiamo lavorando sul contratto. Pisilli la merita al 100%. Dà sempre tutto in campo. Posso dire che il rinnovo arriverà presto".

Un commento sulla gara di Porto e sull'arbitraggio. "È stata una partita particolare con un arbitro tedesco molto casalingo. È provato questo. Per me era una farsa. Voglio dire complimenti alla squadra e allo staff per la prestazione in queste condizioni. Adesso è passato e dobbiamo concentrarci sul secondo tempo dell'Olimpico. Spero con un buon arbitro ma soprattutto saremo con i nostri tifosi".