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Gerson: “Sono qui per vincere titoli. Ho preferito la Roma al Barcellona” – VIDEO – AUDIO – FOTO

“Ho preferito la Roma al Barcellona. Totti è uno dei più forti al mondo, un onore ricevere in regalo la sua maglia" ha detto il brasiliano

Redazione

Al termine dell’allenamento mattutino, nel secondo giorno del ritiro a Pinzolo, è stato presentato il neo acquisto della Roma, Gerson Santos. Il brasiliano si presenta a stampa e tifosi dopo essere stato acquistato lo scorso gennaio ed essere rimasto nel suo club, il Fluminense, fino al termine della passata stagione.

Prende la parola il direttore generale,Mauro Baldissoni: “Buongiorno, benvenuti. Oggi presentiamo un ragazzo, Gerson, giovanissimo di soltanto 19 anni ma che ha già saputo conquistare un discreto prestigio internazionale. Vanta anche otto presenze nella nazionale brasiliana under 20. Ha esordito al Fluminense a 17 anni, ha 63 presenze e 8 gol, vanta 8 presenze con la Nazionale brasiliana under 20 ed è stato protagonista nel sub-20 in Uruguay. Diversi club mondiali hanno tentato di acquisirne le prestazioni, non soltanto spagnoli, non soltanto stranieri, è un grande onore essere riusciti a convincerlo a giocare nella Roma. La speranza è che possa continuare sulle orme dei tanti connazionali che hanno fatto la storia della Roma. Con molto piacere do il benvenuto a Gerson".

Mi descrivi le tue caratteristiche tecniche? Dove ti piace giocare?

"Sono un centrocampista, mi piace giocare costruire assist e fare passaggi decisivi ma anche arrivare alla conclusone partendo da fuori. Per me è un onore essere qui, vestire la maglia di una importante squadra europea. Farò del mio meglio"

Sei il trentanovesimo brasiliano della storia della Roma. Cos'è per te la Roma quando eri in Brasile e cosa rappresenta per te adesso?

"La Roma è una grande squadra con una grande tradizione con i brasiliani, vorrei lasciare un segno come tanti in passato. Anche per questo è un grandissimo onore indossare questa maglia e adesso devo dimostrare il mio valore".

Il ruolo del centrocampista è diverso tra Brasile e Italia, ti senti pronto per il ruolo? Spalletti ti ha parlato?

"Si, mi ha detto che i ruoli sono molto diversi qui in Europa, ma sono pronto a fare del mio meglio per aiutare i miei compagni, con e senza la palla".

Ti voleva il Barcellona. Cosa ti ha convinto a venire alla Roma?

"Ho scelto la Roma perchè è una grande squadra. Non è stata una scelta difficile, ritenevo fosse la migliore per me in questo momento"

C’è un giocatore del passato al quale ti ispiri? Qui hanno giocato due grandissimi come Cerezo e Falcao... Quali sono le difficoltà che potrai incontrare?

"Falcao è stato un grande giocatore che ha fatto la storia di questo club, ma sono giovane e non l’ho mai visto giocare. Difficoltà? Cercherò di fare il mio meglio, se lo farò non avrò problemi".

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Sei considerato uno dei migliori talenti mondiali under 20, senti la responsabilità di dover fare subito bene?

"Ringrazio tutti per la grande considerazione e gli elogi, questo comporta grandi responsabilità ma sono pronto e spero di fare del mio meglio".

E' vero che sul tuo contratto c'è una clausola seconda la quale se dovessi vincere il pallone d'Oro il Barcellona avrebbe il diritto di acquisto delle tue prestazioni?

Interviene Baldissoni: "Rispondo io: non è vero".

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa prima stagione?

"La Roma è una grande squadra, quando inizia una competizione lo fa per arrivare fino in fondo e provare a vincere dei titoli. Sono molto felice di essere qui, i miei primi giorni sono andati molto bene, ringrazio i miei compagni per l'accoglienza, sono molto felice".

Perchè non sei arrivato prima in Italia? Com'è il rapporto con tuo padre?

"La relazione con mio padre è ottima, non potrebbe essere migliore: parliamo molto. Sono tornato in Brasile anche a seguito di colloqui con i dirigenti della Roma. Sono stato contento di tornare in Brasile ma con la voglia di tornare a Roma. Adesso che sono qui spero di fare del mio meglio. Baldissoni: "Per la Roma sarebbe stato molto complicato farlo tesserare ad un’altra squadra italiana, la soluzione migliore era quella di farlo tornare in Brasile, l’abbiamo presa insieme, senza dare troppe colpe al papà".

Hai avuto modo di scherzare con Totti dell’episodio della maglia numero 10 che ti avevano regalato?

"Quella maglietta è stata un regalo, un regalo che ho accettato molto volentieri, la mia felicità era massima nel ricevere una maglia di uno dei migliori giocatori d’Europa e del mondo, un idolo non solo a Roma ma nel mondo. A tutti farebbe piacere ricevere un regalo così bello e postare una foto per la felicità".

Sabatini ti ha dato qualche consiglio? Perché la maglia numero 30?

"Vorrei ringraziare il direttore Sabatini che ha fatto di tutto per portarmi alla Roma, farò del mio meglio per cercare di non deluderlo. Il 30 perché è stato il mio numero quando ho esordito da professionista con il Fluminense"