Una partita delicata, domani contro il Genoa, per rimanere ‘aggrappati’ alla speranza del secondo posto. Luciano Spalletti ci crede, moderatamente, ma qualora il Napoli facesse un passo falso e venisse agganciato dai giallorossi, riterrebbe questo risultato un autentico successo. Ma attenzione al Genoa: “Gasperini mette la gara sulla battaglia e sull’intensità, poi su quel campo riescono a dare il meglio di sé stessi. Sarà una partita molto difficile, ma noi siamo aggrappati a questa possibilità di successo. Non vogliamo concedere niente, vogliamo rimanere aggrappati per queste ultime tre partite”.
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Spalletti: “Strootman? Domani è titolare. Rimaniamo aggrappati alla possibilità di secondo posto” – AUDIO – VIDEO1/2
OUT FLORENZI, STROOTMAN TITOLARE - Nella conferenza pre partita il tecnico ha dato alcune indicazioni riguardo la formazione che schiererà domani. In primis Florenzi non sarà convocato per il problema che lo ha costretto a uscire durante il match contro il Napoli. Ma la notizia più importante è sicuramente il ritorno di Strootman: “Kevin gioca titolare. Noi ci contiamo per il futuro. Domani Strootman comincerà a farci vedere perché è pronto”. Problemi invece per Keita, in dubbio per la partenza verso il Marassi: “Ha avuto un fastidio alla caviglia, gli si è gonfiata due giorni fa. Il gonfiore persiste, lui è da valutare”.
DUBBIO DZEKO, CASTAN STA TORNANDO – Il principale dubbio di formazione è legato alla presenza o meno di Edin Dzeko: “A Dzeko ho già detto quello che dovevo dire – sottolinea il tecnico -, lui deve essere bravo a sfruttare quello che gli viene messo a disposizione. Se ho bisogno di lui lo userò, può darsi che sia o prima o dopo. È lui che deve farsi trovare pronto a questo punto, che ci deve far vedere le sue qualità”. Chi invece sta dimostrando di mettercela tutta per tornare utile alla causa Roma è Leandro Castan: “Ha fatto vedere passi in avanti importantissimi, soprattutto nell’ultimo periodo. Se confermati, potranno dare aperture a qualsiasi soluzione. Leo ha una forza interiore incredibile, è venuto sempre più voglioso e ha messo a posto molte cose. Ora potrebbe essere anche utilizzabile”
SABATINI RESTA – Per quanto riguarda invece la Roma del futuro, nonostante le sue dichiarazioni post Napoli (“Per ridurre il gap con la Juve ci vogliono giocatori più forti”) il tecnico ha glissato preferendo concentrare le attenzioni su quanto fatto dai suoi giocatori in questa stagione: “Il prossimo anno è il prossimo anno. Voi mi proponete sempre quello che sarà, ma a me interessa ora. Mi interessa far sapere ai miei calciatori che hanno fatto cose eccezionali, cose che non dite mai. Si parla sempre di mercato, non si parla di quello che ha fatto questa squadra senza curva. Dateci la curva e poi vedrete cosa riusciamo a fare, loro per noi sono importanti”. Una cosa però è certa: il mercato, nonostante le dimissioni annunciate, sarà gestito da Walter Sabatini: “Il mercato lo farà Sabatini anche il prossimo anno, ne sono convinto. Sarà un punto di forza in più per la nostra squadra”.
Qui la conferenza stampa del tecnico giallorosso:
Bollettino medico: "Pjanic è squalificato lo sapete però ve lo ricordo io. Florenzi no al 90% perché il problema al flessore sinistro non è passato, per cui non recupera. Falque: risentimento due giorni fa, si pensava che fosse una cosa normale, però non migliora, anzi, ha sentito forse che gli sta peggiorando con il passare delle ore quindi probabilmente non sarà della partita. Uçan infezione alle vie respiratorie, è stato portato anche in ospedale. Ora è tutto a posto, ma è stato anche ricoverato, ma ora può fare vita normale. Keita ha avuto un fastidio alla caviglia, gli si è gonfiata due giorni fa. Il gonfiore persiste, lui è da valutare. Ieri Torosidis ha avuto un fastidio all'anca, è da valutare nell'allenamento di oggi. Gyomber torna a disposizione e viene insieme a noi. La lista è lunga, ho scritto male e quindi ci ho messo di più".
Il Genoa ha conquistato 33 punti su 43 totali. Partita più complicata rispetto a quello che dice la classifica?
Sarebbe stata complicata ugualmente, perché al di là dei numeri tutti sanno il lavoro che sta portando avanti Gasperini con questa squadra. Dal Genoa tutti gli anni escono buonissimi calciatori, il suo lavoro porta vantaggi sotto l’aspetto dei risultati ma anche della crescita dei calciatori. Lui la mette sulla battaglia e sull’intensità, la forza fisica poi su quel campo riescono a dare il meglio di se stessi. Sarà una partita molto difficile, ma noi siamo aggrappati a questa possibilità di successo che sarebbe un grandissimo successo o lo è già stato. Non vogliamo concedere niente, vogliamo rimanere aggrappati per queste ultime tre partite.
Vista la squalifica di Pjanic e la non buona condizione di alcuni centrocampisti, possibile immaginare una Roma a trazione anteriore con 4 giocatori offensivi stile Madrid?
Quattro giocatori offensivi che stiano dentro l'area avversaria? Che vuol dire? Quando metto in campo una squadra, visto chi ha segnato fino ad oggi, penso a una squadra offensiva, non penso a un numero di giocatori. Quando funziona la squadra riesce a fare gol chiunque, a inserirsi chiunque, questa è la cosa fondamentale. Non c'è chi è più o meno offensivo.
Lo stile Madrid: Dzeko più i tre attaccanti.
Ecco facciamo i nomi così è più facile. A Dzeko ho già detto quello che dovevo dire, lui deve essere bravo a sfruttare quello che gli viene messo a disposizione. Se ho bisogno di lui lo userò, può darsi che sia o prima o dopo per quanto riguarda la partita di domani. E' lui che deve farsi trovare pronto a questo punto, che ci deve far vedere quelle che sono le sue qualità.Non usiamo più le parole su quello che potrebbe essere o fare. E' una valutazione sul pratico.
Bisogna capire se si può puntare per il futuro su uno come Strootman. Lui non è uno qualunque. Potrà essere protagonista dall'inizio contro il Genoa?
Strootman gioca titolare. Noi ci contiamo per il futuro. Domani Strootman comincerà a farci vedere perché è pronto.
Si può mettere in discussione la dittatura dei fatturati come hanno fatto vedere le storie Leicester e Atletico Madrid?
E' il bello di questo sport, sono successi che danno traino e aperture importanti a quelli che fanno questo lavoro. Ci siamo particolarmente affezionati al Leicester grazie a Ranieri, speriamo che finisca come tutti sperano. E' un discorso corretto sono belle favole che danno aperture: con il lavoro, la qualità, l'umiltà e il sacrificio si può arrivare ovunque. Sono contento che succedano storie simili.
Con il Napoli la Roma è stata cinica, mentre contro l’Atalanta molto più schizofrenica. Per provare a diventare come la Juve cosa manca a questa squadra?
Noi abbiamo fatto grandi cose in questo campionato. Abbiamo fatto grandi numeri, buone giocate, abbiamo fatto vedere che questa è una buona difesa, nonostante quello che si diceva precedentemente ci sono buonissimi calciatori. La Juventus è più lavorata su tutto, è una squadra migliorata anno dopo anno mettendoci dentro qualche campione in più dentro. Noi dobbiamo trovare ancora il nostro equilibrio. In alcune partite ci manca il sostegno del carattere o della forza, però attraverso la qualità e la convinzione di questi ragazzi di potersela giocare contro tutti riusciamo a sopperire un po’ a tutto. C’è possibilità di migliorare ma siamo già a buon punto. Dobbiamo andare avanti sulla nostra strada su quello che abbiamo intrapreso, evidenziato, Stando dentro con la testa. Si sono fatti tanti discorsi, ma i miei calciatori hanno evidenziato che tengono alla Roma e che vogliono fare risultati con la Roma, che non pensano alle turbative di mercato. Loro quando si allenano e frequentano il nostro spogliatoio evidenziano grande professionalità e grande correttezza, voglia di raggiungere risultati con questa squadra. Si va avanti in queste tre partite, poi si apriranno scenari nuovi e si parlerà di quel che sarà.
È stato chiamato in causa nel rinnovo di Totti? Ha avuto una conversazione con Pallotta?
Il mio pensiero non serve in questo, che sia pro o contro. Ho detto fin dal primo momento sempre le stesse cose: non mi riguarda. Io Francesco lo alleno e lo allenrò volentieri, però questa è una cosa che riguarda loro. Era un rischio che non volevo correre, che mi venisse addossata la gestione della questione di Francesco non è mia non la voglio. E' sua, vostra e della società. Io faccio l’allenatore e lo uso quando ritengo giusto usarlo, e sarà così anche in futuro. Il mio pensiero non serve, sanno già tutto. Sarò coerente a quello che ho detto il primo giorno fin quando rimarrò qui.
Da quando è arrivato ha cambiato ruolo a Nainggolan, grazie a cui ha fatto 5 gol. Questa soluzione tattica sarà riproposta anche nella prossima stagione?
Sarà riproposta domani, questo ci interessa. Radja per la Roma e per questi risultati qui si butta nel fuoco, a noi interessa questo. E' giusto quello che avete detto sul ruolo dove ho fatto giocare Radja. Ci sono dei vantaggi e degli svantaggi in tutte le cose, conta sempre quello che è il collettivo. Radja è uno che ti salta addosso, che ti corrode. Il fatto che non si avesse una squadra forte come fase difensiva… per me non è mettere un difensore forte dentro, ma farli giocare forte laggiù. È la stessa ricerca, ma si usano due possibilità totalmente differenti. Se il difensore o il centrocampista ha solo un tempo di giocata, io difensore ho solo quella scelta lì. Su questo se ne può parlare in qualsiasi ruolo, sul tentativo di migliorare su qualsiasi ricerca. Però sono gli stessi pensieri. Pjanic andrebbe bene lo stesso in quella posizione, probabilmente avrebbe più qualità, ma hanno caratteristiche diverse.
Castan lo si può rilanciare nella prossima stagione o è inutilizzabile per la Roma?
Ha fatto vedere passi in avanti importantissimi, soprattutto nell'ultimo periodo. Se confermati, potranno dare aperture a qualsiasi soluzione. Io l'ho fatto giocare perché, parlando anche con addetti ai lavori, per lui era fondamentale ritrovare la situazione reale. Quindi ho voluto vedere subito, perché pensavo che fosse la partita ideale. Non è stato così pronto, invece poi lavorando il ragazzo, che ha una forza interiore incredibile, è venuto sempre più voglioso e ha messo a posto molte cose. Ora potrebbe essere anche utilizzabile.
Gestirà il budget di mercato con la dirigenza come in Russia?
Non gestivo io i conti dello Zenit, volevo partecipare alla scelta di un giocatore. Qui c’è uno capacissimo a fare mercato ed è giusto che lo faccia lui. Walter sa benissimo che anche l’allenatore può essere messo al corrente di quello che si fa. Ma questo è un discorso successivo. Il mercato lo farà Sabatini anche il prossimo anno, ne sono convinto. Sarà un punto di forza in più per la nostra squadra.
Ansaldi è un giocatore adatto a ridurre il gap con la Juventus?
Digne ha fatto un grande campionato, Florenzi può giocare terzino facendo bene. Maicon si è fatto trovare pronto. Poi c’è Emerson che non abbiamo mai usato e è un buon calciatore, ha una qualità importantissima è un mancino naturale e andrebbe fatto giocare un po' per far crescere l'autostima, e secondo me può giocare anche a destra quando ne abbiamo bisogno. A me bastano questi qui per ora. Poi il prossimo anno è il prossimo anno. Voi mi proponete sempre quello che sarà, ma a me interessa ora. Mi interessa far sapere ai miei calciatori che hanno fatto cose eccezionali, cosa che non dite mai, non sottolineate mai quello che ha fatto questa squadra. Si parla sempre di mercato, non si parla di quello che ha fatto questa squadra senza curva. Dateci la curva e poi vedrete cosa riusciamo a fare, loro per noi sono importanti. C’è bisogno di un clima carico di entusiasmo, di cori e partecipazione emotiva, di sentimento. I cuori anche da fuori fanno lo stesso rumore e si sentono battere, però se li avessimo dentro ci sarebbero state le presenze fisiche. Questa squadra ha fatto un campionato eccezionale, ha ribaltato dei numeri che spero lo sappiate. Si sono recuperati tanti punti a Napoli, Inter e Fiorentina, si dimentica troppo facilmente. Questo è uno sforzo grandissimo. E le altre squadra sono forti come noi. Se si perde l’umiltà poi si batte i denti, subito. In 10 partite puoi lottare per traguardi importanti come puoi essere a lottare a metà classifica e poi diventa tutto più difficile. Questi ragazzi dal rischio si sono tirati fuori e hanno proposto grandi numeri, grande calcio, grande qualità e grande convinzione. In questi ultimi allenamenti fanno vedere che vogliono giocarsi le poche possibilità che hanno, il resto non conta. Stanno dentro lo spogliatoio, le altre cose le lasciano fuori.
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