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Garcia: “Non possiamo solo difenderci”, De Rossi: “Partita importante ma non decisiva” – FOTO – AUDIO – VIDEO

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Le parole del tecnico giallorosso e del centrocampista di Ostia alla vigilia di Roma-Barcellona

Redazione

Alla vigilia del big match di Champions League tra Roma e Barcellona, Rudi Garcia ha risposto alle domande dei cronisti presenti nel Media center di Trigoria. L'allenatore della Roma è affiancato da Daniele De Rossi.

Qui di seguito le dichiarazioni dei due giallorossi:

Domanda a Garcia

Il Barcellona è una squadra forte come quella della scorsa stagione? Avrebbe preferito un esordio più abbordabile?

Sappiamo che il Barcellona è una squadra immensa, campione in carica, hanno vinto le prime 3 partite in Liga. Non serve dire grandi cose su questa squadra, tutti la conoscono. Se non è la migliore del mondo, è una delle migliori. Domani giocheremo con umiltà ma anche con ambizione. Vogliamo qualificarci, e per questo ci sono sei partite dove faremo sempre del nostro meglio per prendere dei punti.

Domanda per De Rossi

Lo scorso anno la sconfitta in casa contro il Bayern ha creato un contraccolpo anche in campionato. Questa partita, al di là del valore a livello internazionale, serve anche a voi per capire qual è il processo di crescita della squadra?

Quella è stata una partita particolare. Sicuramente i valori dei due club sono simili, sono le due squadre più arrembanti che ci sono in questo momento nel mondo. Domani ci giocheremo una parte della qualificazione in Champions League, consapevoli che non sarà decisiva ma sarà importante. Non possiamo pensare che quello che succederà domani influirà sul nostro percorso in campionato, sono due cose separate. Probabilmente lo sono state anche l'anno scorso, anche se inevitabilmente un po' ci ha colpito perdere in quella maniera in casa.

 

Domanda per Garcia

Il modulo tattico di quest’inizio stagione è il 4-3-3. Contro i fenomeni del Barcellona cambierà qualcosa? Qualche sorpresa tattica? Vedremo una Roma diversa in qualcosa?

Se lo dico non è più una sorpresa. I giocatori sono pronti, anche mentalmente. Abbiamo una rosa di qualità, lo sappiamo. Con tutto il rispetto e l’umiltà che dobbiamo avere davanti al Barcellona. Sono anche pronti ad usare più di un modulo di gioco. Per domani ovviamente non abbiamo solo un piano, ne abbiamo almeno due. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare risultato.

 

Domanda per De Rossi

Pensi che fermando Messi la Roma avrà più opportunità di fare risultato positivo? Si può fermare Messi? Se sì come?

Il Barcellona è una squadra particolare: oltre ad essere i più forti di tutti come organico, come collettivo, come gioco, ha anche il giocatore più forte in circolazione, è un impegno doppio. Ci sono squadre molto forti con meno individualità, poi ci sono squadre con un gran gioco ma con una solo individualità. Qui dovremo stare molto attenti. Il discorso non è fermare Messi o Neymar o Iniesta, ma fare una grandissima gara di sacrificio tutti quanti. Da squadra, ordinati. Bisogna aiutarsi, abbiamo visto negli anni che Messi quasi sempre un giocatore lo salta, ci sarà bisogno di tanta compattezza di squadra e di aiuto tra di noi.

Domanda per Garcia

Salah che giocatore è? Come lo hai trovato?

Mohamed è un ottimo giocatore. Non è con noi da tanto tempo, continua ad imparare il gioco della squadra ed i compagni imparano il suo. Ha velocità e tecnica, nel calcio moderno sono parametri importanti per fare la differenza.

Domanda per Garcia

Quanto può pesare l’assenza di un giocatore come Pjanic in una gara come quella di domani?

Ne ho già parlato la settimana scorsa: ho una rosa ampia, non faccio caso alle assenze prima di una partita partita. Penso ai giocatori disponibili. Parlo con gli infortunati durante la settimana, mi informo, ma quando non possono giocare non c’è da lamentarsi, ma da concentrarsi sui giocatori a disposizione e tirare fuori da loro il meglio possibile.

Domanda per Garcia

Come definisce Messi come calciatore? Per domani ha pensato ad un piano anti-Messi?

Non c'è un piano anti-Messi, anti-Suarez, anti-Neymar o anti-Iniesta. Possiamo fare tutta la rosa del Barcellona. Sono d'accordo con Daniele, le cose si risolvono sul piano collettivo sia in difesa che in attacco. Ovviamente non è che intendiamo difendere per tutta la partita. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ma ci sarà anche da usare il pallone e da usarlo bene per creare difficoltà a questa squadra. Su Messi non ci sono abbastanza aggettivi, è uno dei migliori se non il migliore.

Domanda per Garcia

La sua è una squadra a cui piace avere la palla, avere il controllo della partita, fare un buon possesso palla. Il Barcellona attuale è una squadra che gioca più in contropiede rispetto al passato. Alla luce di questo, domani ha pensato di restare un po' più dietro per colpirli in contropiede e sfruttare gli spazi?

Se guardiamo i numeri del Barcellona anche quest'anno non è che più una squadra da contropiede, è una squadra di possesso forte, ma che ha anche qualità di velocità in attacco, soprattutto con Suarez e Neymar, per colpire anche in ripartenza. Noi dovremo essere bravi non solo a difendere ma anche ad uscire quando si potrà. Lo ripeto: l’obiettivo è fare risultato, lo faremo con la qualità dei nostri giocatori ma soprattutto con l’atteggiamento della squadra, sia difensivo che offensivo. Non intendiamo lasciare il campo per tutta la partita al Barcellona. Saremo costretti a farlo in alcuni momenti. Dovremo essere bravi a non subìre troppo la loro più grande qualità, cioè quella di fare subito pressing dopo aver perso la palla. Parliamo tutti del gioco brillante del Barcellona, ma la grande qualità dei blaugrana è quella di riconquistare subito la palla dopo averla persa. Se siamo bravi ad uscire da questo, potremo pensare a qualcosa di positivo.

Domanda per De Rossi

Domani ritroverai Luis Enrique, definito da te come il tuo miglior allenatore, almeno fino ad allora. È Roma ad aver sbagliato a non aspettarlo fino in fondo o forse era lui non era ancora pronto?

Non lo so. È lui che si è dimesso, non possiamo dare colpe né alla società né troppo all’ambiente. È stata una stagione particolare, una valutazione dell'allenatore e dell'uomo particolare, come sempre succede qui a Roma. C’è stata poca sponsorizzazione da parte vostra, evidentemente non avevate interesse nel farlo. Fortunatamente altrove è riuscito a dimostrare il suo valore, che non era lo scemo che dipingevate qui a Roma. Sinceramente mi ha fatto piacere perché è una brava persona, perché non ero matto neanche io nel vedere qualcosa in lui. Ora è in una gran bella squadra, questo lo sappiamo tutti quanti. Sono contento perché lui ed il suo staff sono brave persone, a prescindere da tutto, dal 4-3-3, dal 4-4-2, dalle regole interne. Sono contento che si stiano togliendo delle soddisfazioni. A parte domani sera faccio sempre il tifo per loro.

 

Domanda per De Rossi

Nella tua prima parte della carriera hai citato sempre Gerrard e Lampard come tuoi modelli. Un tuo giudizio su Mascherano, vista l'evoluzione che stai avendo in difensore centrale? Ti vedi in questo ruolo?

Fu Lippi a fare inizialmente un paragone con Gerrard e Lampard, sono sempre stati esempi da seguire, dei centrocampisti fortissimi, lo stesso Barcellona ne ha tanti, tra cui Mascherano. Ha fatto un percorso che forse mi potrebbe appartenere in futuro, grazie alla sua grinta, alla sua tecnica, alla sua capacità di leggere le situazioni prima di tutti riesce a fare bene sia il centrocampista che il difensore. A dominare sia in Europa con il Barcellona sia al Mondiale con l’Argentina, è arrivato ad un passo dal vincerlo. Sarebbe una gran cosa fare qualcosa di simile a lui. Io sono a disposizione di mister e compagni, quando riesco a fare il difensore centrale in maniera discreta come contro la Juventus io sono il più contento di tutti.

Domanda per De Rossi

Sei sempre stato un giocatore molto vicino ai tifosi, soprattutto a quelli della Curva Sud. Un tuo parere su quello che sta accandendo a causa delle modifiche imposte in curva? Sulla conseguente protesta silenziosa? Vuoi fare un appello per domani vista l'importanza della partita?

Sto cercando di documentarmi su questo, prima di dire qualcosa vorrei documentarmi bene per non dire una sciocchezza. Sto cercando di capire il perché della barriera, il perché della protesta. Ho un quadro ma prima di esprimermi vorrei capire bene fino in fondo di cosa si tratta. Sono un po' confuso ancora, certe cose sembrano un po' assurde ma magari dietro ci sarà una ragione Appelli non ne faccio: una protesta quando è così civile deve anche continuare. E' logico che a noi fa comodo e fa piacere avere uno stadio pieno di bandiere, di striscioni, di gente che canta come ha sempre fatto. Anche con la Juve siamo riusciti a vincere anche senza cori. Quando son state fatte proteste violente o più rumorose siamo stati i primi a scandalizzarci. Abbiamo detto che le proteste vanno fatte in maniera silenziosa e composta: questa lo è e va rispettata. Va rispettata in generale che tiene il suo punto con civiltà.

Domanda per Garcia

In tre partite di campionato ha cambiato tre compagni di reparto di Manolas. Castan alla prima, De Rossi alla seconda, Ruediger alla terza. Sono risposte ad un’emergenza in questo ruolo? Come sta Castan? Dopo Verona non l'abbiamo più visto in campo...

Partiamo prima da Ruediger: è arrivato infortunato, doveva guarire e poi fare una preparazione, cosa che sta ancora facendo visto che è tornato solo dall’ultima partita. Per Castan è ancora più complicato, non dimentichiamo che non ha giocato per un anno intero, ed è tanto. Sta migliorando, abbiamo approfittato della sosta per farlo migliorare, ma ha ancora bisogno di allenamenti, di ritrovare i tempi di gioco. Al momento non è ancora al 100%, anche se è motivato come un leone, ed è una cosa fantastica. È un giocatore forte, un uomo fantastico, ma io lo devo gestire al meglio. Gli facciamo fare ancora lavori individuali e sta migliorando. Su questo siamo tranquilli, come siamo tranquilli perché abbiamo anche Daniele che ci può dare non solo una mano ma anche grande qualità in questo ruolo, lo abbiamo visto nella vittoria contro la Juventus.

Domanda per De Rossi

La tua ultima partita internazionale è stata quella con l’Italia, dove hai segnato il gol decisivo ma c'è stata anche l'espulsione. Si è parlato solo della seconda nelle ore e nei giorni dopo. Ogni volta si ritirano fuori cose di 10 anni fa, come l'espulsione al Mondiale 2006. Quanto ti dà fastidio l’etichetta di giocatore scorretto?

Ho letto poco perché so quello a cui vado incontro quando faccio queste cose quindi preferisco evitare di leggere, ma ho letto anche statistiche interessanti, quanti cartellini rossi ho preso in questi anni, sia con la Roma che con la nazionale, e le statistiche parlano per loro. Poi dopo il giorno dopo la partita in cui tu fai un fallo di reazione e vieni espulso non puoi pretendere che non se ne parli, non puoi pretendere che ti dicano bravo, quindi il fastidio te lo tieni perché hai fatto un errore, cerchi di conviverci e cerchi di non farlo più. Purtroppo ogni tanto mi si annebbia un po’ la vista, ma sono tante le partite che ho finito senza essere espulso. Non voglio una medaglia per questo perché dovrebbe essere la normalità, ma insomma le statistiche hanno parlato chiaro: ci sono anche espulsioni nella mia carriera per falli di gioco normali quindi credo che io rientri nella media. Diciamo che a volte nella media delle statistiche non rientrano quelle che hanno preso la prova tv, perciò forse sconto anche quelle. Al di là del numero dei cartellini rossi, quando ho fatto degli errori sono stati anche abbastanza forti come immagini, quindi non me la posso prendere con nessuno sinceramente. Quello poi è il lavoro vostro, chi più chi meno, chi ha voglia di farla uscire in una maniera, ma questo è il gioco delle parti, a 32 anni lo conosco abbastanza bene.