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Garcia: “Roma, è stato un errore imporre i preparatori atletici”

L'attuale tecnico dell'Olympique Marsiglia torna a parlare del suo rapporto con la società giallorossa: "Loro speravano che avessi un’offerta di un grande club per mandarmi via con una stretta di mano"

Redazione

Dopo la conferenza stampa di presentazione di ieri, anche oggi Rudi Garcia torna a parlare e lo fa in un'intervista sulle pagine de "L'Equipe". L'attuale tecnico dell'Olympique Marsiglia si è soffermato anche sulla sua esperienza romana. Queste le sue dichiarazioni:

Sulla presenza dei proprietari:

È molto importante che McCourt viva in Francia, gli ho detto che sarebbe importante che i giocatori lo vedano. Lui è l’azionista, quello che paga. E questo ti permette di parlare, di cambiare, di dire direttamente perché le cose vanno bene o meno bene, non per interposta persona”.

Sul contratto con la Roma.

C’è stato un problema economico, è un gioco di negoziazioni. Loro speravano che avessi un’offerta di un grande club per mandarmi via con una stretta di mano. Non ne faccio una questione di soldi, ma quando firmi un contratto, è normale che sia disperato. Le cose sono semplici: sono andato via con meno della metà di quanto mi dovevano, ma almeno sono andato via. Volevo davvero lavorare di nuovo”.

I preparatori imposti nel 2015?

È stato un errore. Spero che non accada più: se è così, è meglio andare via. Risparmi tempo quando lavori con persone competenti, di cui ti fidi.

Vainqueur?

William l'ho avuto sei mesi a Roma. Con lui si può andare in guerra, ha un grande potenziale.