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Garcia: “Amo la Roma e il mio cuore è romanista. Indimenticabile il mio primo derby”

Il tecnico del Marsiglia è rimasto molto legato ai giallorossi: "Dopo la gara con il Liverpool ero molto deluso, ma ho mandato comunque un messaggio ai miei ex giocatori"

Redazione

Il gol di Rolando nei supplementari ha mandato il Marsiglia in finale di Europa League. Sospiro di sollievo per Rudi Garcia, che si era visto ribaltare il 2-0 dell'andata contro il Salisburgo. "Dedico la coppa alla Roma come Voller? Dove devo firmare?", ha detto nel postpartita giovedì scorso. Il tecnico francese è rimasto molto legato ai colori giallorossi e la società capitolina si è anche complimentata su Twitter per questo traguardo. Intervenuto a Bar Forza Lupi su Centro Suono Sport, Rudi Garcia ha rilasciato un'intervista.

Congratulazioni per la finale di Europa League. E’ la sua prima finale in una coppa Europea. Emozioni?

Sono contento della stagione del Marsiglia ma al momento non abbiamo vinto nulla. L’Atletico è un grande club, saranno favoriti ma noi vogliamo vincere un trofeo quindi giocheremo al massimo.

In finale incontrerà l’Atletico Madrid. Per un romanista è un po' come un derby visto che l’allenatore degli spagnoli è Simeone, ex laziale. Lei da allenatore della Roma disse che i “derby non si giocano, si vincono”.

Si è vero, l’approccio deve essere come un derby. Sarà difficile ma non impossibile. La pressione sarà sull’avversario ma noi prima dobbiamo affrontare due giornate di campionato ed arrivare secondi.

L’AS Roma con un comunicato ufficiale le ha fatto i complimenti. I suoi ex giocatori l’hanno chiamata?

Ovviamente dopo la qualificazione con il Barcellona ho mandato un messaggio ai calciatori. Ho mandato però un messaggio anche dopo il Liverpool, ero veramente deluso perché per i tifosi e la squadra era una cosa fantastica arrivare in finale di Champions. Anche i miei ex giocatori mi hanno scritto dopo la nostra vittoria e ringrazio la Roma per i complimenti.

Lei ha anche dedicato una lettera d’amore alla Roma quando è andato via.

Sono innamorato della Roma, amo questa città ed ho un cuore romanista, ho anche nella mia vita una ragazza romana e romanista. I romanisti hanno il cuore sulla mano come si dice in Francia.

Cosa le manca di Roma e dei tifosi della Roma?

Ci sono affinità tra la tifoseria della Roma e quella del Marsiglia, ho vissuto a Roma momenti indimenticabili tipo il mio primo derby. Mi tengo tante cose nel cuore.

Lei era un grande motivatore anche nella Roma, come ha caricato i giocatori nell’intervallo della semifinale di Europa League?

Avevo preparato i giocatori ad uno scenario del genere e quindi eravamo pronti, qualificarci così è stato magico. Sono emozioni che si vivono poco ma quando le vivi sono indimenticabili.