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Fonseca: “Siamo stanchi, ma c’è spirito di squadra. Pedro non mi ha capito”

LaPresse

Le parole del tecnico della Roma: "Mi piace allenare la Roma, sto imparando tanto stando qui"

Redazione

La Roma batte 3-0 lo Shakhtar nell'andata degli ottavi di Europa League. Merito anche di Fonseca, che ha preparato alla perfezione il match. Ecco le sue parole nel post-partita.

FONSECA A SKY

Si aspettava questa partita da parte dello Shakhtar?

Era sicuro che lo Shakhtar non avrebbe pressato alto e cercato il contropiede. Abbiamo preparato bene la partita, aspettato il momento giusto per pressare, abbiamo fatto una partita difensivamente molto buona.

Tante storie da raccontare: l'energia di El Shaarawy, la crescita di El Shaarawy, il senso di appartenenza di Mancini. Lei sta costruendo un gruppo con dei valori importanti.

Mancini è in difficoltà, ha giocato sempre e fatto il sacrificio di restare in campo. Abbiamo giocatori stanchi ma vogliono giocare tutti. Questo spirito di squadra è importante per un allenatore. E' quello che io voglio.

Sembra buono ma ogni tanto si arrabbia. Ha sostituito Pedro.

Pedro non ha capito quello che volevo dire. E' stato solo questo.

Come ha fatto a far sembrare così facile la partita di oggi?

Non è stata facile, conosco bene lo Shakhtar. E' una squadra di grande valore, hanno battuto il Real e pareggiato con l'Inter. Penso che siamo stati bravi, non li abbiamo fatti uscire in contropiede ed era importante la questione della profondità perché loro difendono corti. Abbiamo fatto molto bene.

Non c'è mai stato il peso dell'Europa League, semmai il piacere di giocarla.

In queste partite c'è una motivazione extra per i giocatori. Sono partite diverse, loro sono più attenti e concentrati. E' importante mantenere questo anche in campionato.

Com'è per lei allenare a Roma?

Mi piace molto essere l'allenatore della Roma, è un grande piacere. Mi piace tanto la città, anche i tifosi. Non è facile essere qui, ma è importante essere sempre equilibrati. Sto imparando molto come allenatore della Roma.

FONSECA A ROMA TV

L'unico portoghese che ha vinto è stato lei...

Sì, anche l'arbitro (ride, ndr)

Non è finita finché non è finita, bisogna giocare il ritorno...

E' stato molto importante vincere e non prendere gol ma non è finita. Ci sono tanti esempi qui a Roma che ha perso col Barcellona e poi ha rimontato nella seconda partita. Bisogna stare attenti perché è una squadra fortissima, come ho già detto, ha vinto due volte col Real e pareggiato due volte con l'Inter. Conosco molto bene questi giocatori e loro vogliono cambiare il risultato, dobbiamo pensare che sarà difficile a Kiev.

L'unica nota stonata lo stop a Mkhitaryan...

Sì, dobbiamo vedere adesso quello che è successo con Mkhitaryan, domani facciamo una valutazione ma sarà difficile per la prossima partita. E' stato difficile perdere Miki in quel momento ma Borja è entrato bene.

Mi rimane difficile trovare un aspetto negativo della partita perché la Roma l'ha interpretata alla grande. Si poteva fare meglio in quelle situazioni della linea alta dello Shakhtar coi lanci lunghi per non andare spesso in fuorigioco?

Sì principalmente nel primo tempo con una linea troppo corta non abbiamo avuto il tempo giusto nei movimenti in profondità. Un'altra cosa del primo tempo, quando abbiamo recuperato la palla non siamo usciti velocemente, abbiamo anche giocato indietro in zone comfort ma se recuperiamo una palla e giochiamo avanti possiamo avere più profondità. Abbiamo fatto sempre la cosa più semplice per la squadra quando con la linea troppo corta dobbiamo rischiare di più.

Proviamo a trovare qualcosa di negativo, cos'è che non le è piaciuto?

Abbiamo lasciato uscire lo Shakhtar in contropiede in alcuni momenti, loro sono fortissimi. Possiamo evitare queste cose, loro hanno avuto una o due opportunità che possiamo non lasciare. Come ho detto nel primo tempo non abbiamo cercato la profondità nel momento giusto e quando abbiamo recuperato la palla non siamo usciti veloci per attaccare.

FONSECA IN CONFERENZA

Qual è stata la chiave per creare tanti problemi allo Shakhtar?

A livello difensivo abbiamo fatto una buona partita, abbiamo capito che allo Shakhtar piacciono gli spazi e noi li abbiamo chiusi. Poi abbiamo scelto il momento giusto per pressare, per abbassarci. Lo Shakhtar è pericolosissimo in contropiede, a livello difensivo non gli abbiamo lasciato i palloni che gli piacciono.

Come sta Mkhitaryan?

Dobbiamo vedere domani, ma penso che sarà difficile che sia pronto per la prossima partita.

Si aspettava una vittoria così rotonda?

Abbiamo preparato bene la partita, sappiamo che questa è una squadra fortissima, con esperienza nelle competizioni europee. Ha vinto col Real, ha pareggiato due volte l’Inter, ma abbiamo preparato bene la partita. Non è chiusa, ma è stato importante vincere e non prendere gol. Conoscono bene il carattere dei loro giocatori, vorranno lottare fino alla fine. Dobbiamo essere preparati per qualsiasi sorpresa.

Come mai ha scelto di tenere fuori Smalling? Problema fisico?

No, anche perché stava in panchina. Abbiamo solo gestito, non dimentichiamo che è stato fermo tanto tempo, ha giocato col Genoa e ho gestito la situazione. Tra due giorni avremo una partita difficile col Parma e ho gestito la situazione.

Il momento di sofferenza a inizio secondo tempo è dovuto a un calo della Roma o perché lo Shakhtar ha alzato i giri?

E’ merito dello Shakhtar che ha reagito, ma siamo rimasti equilibrati. A loro piace avere la palla, in alcuni momenti della partita dobbiamo abbassarci, non possiamo permettergli di uscire velocemente in contropiede. E’ normale, lo Shakhtar è una grandissima squadra.