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Fonseca: “A Roma ho imparato tanto e sono cresciuto, sono un altro allenatore”

LaPresse

Le parole del tecnico dopo il 2-2 con lo Spezia: "Deciderò in settimana il mio futuro. Sulla Fiorentina non posso dire niente"

Redazione

Fonseca chiude la sua avventura alla Roma con il settimo posto che vuol dire Europa League. I giallorossi pareggiano 2-2 contro lo Spezia e salvano la faccia. Questa l'ultima intervista del tecnico.

FONSECA A SKY

Cosa ha pensato dopo il primo tempo? Non abbiamo giocato, non abbiamo fatto niente e non siamo stati aggressivi. Ho detto ai ragazzi che così non avremmo cambiato il risultato. Nel secondo tempo abbiamo fatto due gol importanti.

Cosa ha imparato di più in questi due anni? Tante cose, sono state due stagioni importanti per me e per il mio futuro. Sono cresciuto allenando la Roma, il calcio italiano non è facile per gli stranieri. Oggi posso dire che mi sono adattato e sono un altro allenatore.

Va alla Fiorentina? Potrei restare in Italia, andare all’estero oppure fermarmi. Deciderò la settimana prossima. Fiorentina? Non posso dire niente.

FONSECA A ROMA TV

Obiettivo raggiunto anche se con tanta sofferenza. Abbiamo giocato il primo tempo senza aggressività, la squadra era passiva ed era in difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento, siamo stati più aggressivi, abbiamo fatto due gol e raggiunto l'obiettivo minimo.

La partita di stasera ha raccolto tante partite di questa stagione... Questa squadra si crea gli stessi problemi. E' difficile capire determinate cose, penso che all'intervallo i giocatori abbiano capito che fosse importante cambiare atteggiamento, aggressività e velocità di circolazione del pallone. Questa squadra ha la possibilità di più.

Anche oggi la Roma ha messo in mostra un approccio mentale negativo: come si spiega questa leggerezza? E' difficile spiegarlo. Siamo arrivati qui con la certezza di dover vincere, avevamo preparato bene la partita. E' difficile spiegare quest'atteggiamento. In molte partite la squadra ha reagito dopo aver sofferto. E' soprattutto una questione mentale per me.

Le motivazioni dovevano essere solo della Roma. Perché cambia mentalmente solo nella ripresa? E' difficile da spiegare. Avevo parlato ai giocatori dell'importanza di questa partita, ma l'atteggiamento non è stato buono nel primo tempo. Abbiamo pensato che lo Spezia già salvo non aveva voglia di vincere. In Italia tutte le gare sono difficili, dobbiamo avere la massima concentrazione. All'intervallo ho spiegato ai giocatori che non era un atteggiamento da Roma e loro hanno capito. E' successo in tante partite, ma è difficile spiegare questa questione mentale.

Fonseca ai conduttori di Roma tv. E' stato un piacere lavorare con voi, è stato divertente. Sempre con grande rispetto, che è la cosa più importante. Le critiche costruttive? Chi non le accetta non può lavorare nel calcio, noi allenatori dobbiamo essere aperti alle critiche costruttive. Tra noi c'è stato sempre grande rispetto anche in un momento difficile. Ho sentito sempre il vostro sostegno e per me è stato molto importante.