Fonseca: “Difficile avere Smalling con l’Ajax. Futuro? Non ci penso” – AUDIO – VIDEO

Paulo Fonseca interviene in conferenza stampa alla vigilia della sfida dell'Olimpico contro il Bologna (fischio d'inizio alle ore 18). Reduce dalla vittoria con l'Ajax, la Roma si rituffa sul campionato a pochi giorni di distanza dal return match di Europa League.

Complimenti per il Ranking Uefa, la Roma tra le prime 15. C'è questa contraddizione della squadra che ha questo cammino virtuoso in Europa League, 5 scontri diretti vinti e nelle ultime partite in Serie A soltanto un punto raccolto. Si è fatto un'idea di questa differenza di risultati?

Sono due competizioni diverse, come ho detto prima della partita con l'Ajax, noi siamo stati quasi sempre in tutta la stagione nelle prime quattro della classifica, all'interno del nostro obiettivo del campionato. E' importante anche dire che sono mancati giocatori importanti da quando non siamo più nelle prime quattro. Sono due competizioni diverse, la Serie A è una competizione lunga, con tante partite. L'Europa League ha i gironi ma dopo sono partite a eliminazione diretta. Sono competizioni diverse. E' questa la verità, quando c'è una competizione lunga si sbaglia di più e se non c'è il giocatore importante è troppo difficile.

Non ha mai pensato di aggiungere nello staff un ottimo conoscitore del calcio italiano? Senza nulla togliere al lavoro del suo staff. Mi viene in mente Zola al Chelsea con Sarri... Potrebbe essere una ricchezza per il suo lavoro?

Non l'ho mai pensato.

Una settimana fa ha detto che pensate solo alla prossima partita, ma il campo dice che in Europa League la Roma sembra avere una testa diversa rispetto al campionato, più libera e sicura di sé. Come ha lavorato sulla testa della squadra per far sì che domani pensi al Bologna e non all'Ajax?

E' facile, i giocatori capiscono che la prossima partita è sempre la più importante, in questo momento devono capire che è importantissimo vincere contro il Bologna domani. E' molto chiaro per tutti noi.

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Sabatini, suo avversario domani, ieri l'ha riempita di belle parole in tv. Ha detto che lei meriterebbe di rimanere alla Roma e che i Friedkin dovrebbero uscire dal silenzio. Cosa risponde?

Non ho visto l'intervista, grazie per le parole ma non ho visto l'intervista e non voglio commentare quello che non ho visto.

Consapevoli che ora è concentrato solo sulla partita di domani, le chiediamo di far chiarezza su questo tema. E' vero che sul suo futuro la decisione è già stata presa oppure al momento non si può escludere niente?

Il mio futuro non è importante, sono solo focalizzato nel presente e la Roma è la cosa più importante in questo momento.

Come gestirà Veretout e Mkhitaryan tra domani e giovedì? Pensa di avere Smalling contro l'Ajax?

Penso che sarà difficile avere Smalling contro l'Ajax. Micki si è allenato oggi con la squadra, ovviamente ha fatto solo un allenamento e non giocherà dall'inizio domani. Veretout vediamo, ha giocato dopo l'infortunio nella partita con l'Ajax, vediamo domani.

Pastore viene regolarmente aggregato al gruppo da tempo, ma non ha mai disputato un minuto. Cosa gli manca per tornare a giocare? Può esserci spazio per lui domani?

Pastore è stato fermo tanto tempo, ho già parlato con lui e deve ritornare a giocare con i giusti tempi e nel contesto giusto, sa quello che penso.

Da inizio 2021 la Roma ha avuto diversi infortuni muscolari quasi tutti localizzati al flessore. Vi siete dati una spiegazione?

Non è un problema solo della Roma ma è un problema di tutte le squadre che giocano tante partite e che hanno giocatori in nazionale. Ci sono tanti esempi in questo momento che quello che succede alla Roma succede in tanti grandi club. Ho visto tanti infortuni nelle partite delle nazionali. E' un calendario molto congestionato, con tante partite, in questo momento si vede di più perché ci sono tante partite. E' un problema di cui dobbiamo parlare. Ad esempio Guardiola ne parla sempre di questo problema, i giocatori non sono macchine. Se si giocano tante partite è normale che succeda.

Visto il percorso in campionato e quello in Europa, a questo punto della stagione può avere senso scegliere di puntare tutto su una delle due competizioni?

La cosa più importante è il Bologna. Dobbiamo sempre pensare che la prossima partita è la più importante per noi e continuare così.

Avete affrontato ad Amsterdam una squadra dell'età media di 21 anni e mezzo. Ora che frequenta l'Italia da un po', cosa manca al calcio italiano per affidarsi senza problemi ai giovani? E' un problema culturale o di formazione nei vivai italiani?

E' un problema culturale, di necessità. Non possiamo dimenticare che la Serie A è uno dei campionati più importanti e più forti d'Europa e del mondo. In Olanda o  in Portogallo, che sono due dei paesi che formano molti giocatori, non hanno il potere d'acquisto dei principali campionati d'Europa e sono obbligati a formare i giocatori, perché non hanno il potere di acquisto. In Italia è diverso, c'è potere di acquisto. Qui a Roma abbiamo un esempio di posta in gioco: abbiamo Kumbulla, Calafiori, Ibanez, Mancini e Villar. Ci sono molti giovani qui a Roma. Il problema principale è questo.

Domani affronterete la squadra che tira di più nello specchio della porta insieme alla Roma e ha mandato a rete il maggior numero di giocatori. Richiederà una una soglia di attenzione maggiore da parte della squadra?

Sarà una partita difficile ma siamo focalizzati su tutta la squadra e non solo su un giocatore. Sappiamo che sarà una partita difficile contro una squadra aggressiva e che ha giocatori di qualità, pensiamo a tutta la squadra in generale

Come stanno Santon e Reynolds? C'è la possibilità per uno dei due di giocare domani?

Sono convocati e sono pronti per giocare, vediamo domani.

Spinazzola?

Non ci sarà per la partita.