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Foggia (ds Benevento): “Per me la Roma è un derby, sulla carta è tra le prime quattro”

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L'ex Lazio: "Squadra forte, allenata bene. E Fonseca mi piace. Poi l’organico ha individualità fenomenali"

Redazione

Il direttore sportivo del Benevento ed ex Lazio, PasqualeFoggia, ha parlato in un'intervista per TMW della sfida di stasera all'Olimpico contro la Roma. Di seguito le dichiarazioni del ds. “Fonseca mi piace. Poi l’organico ha individualità fenomenali. Basti pensare a Pedro, Dzeko, Ibáñez, Pellegrini e tanti altri. Sono le classiche partite sulla carta proibitive ma proveremo a fare del nostro meglio e a mettere in difficoltà la Roma”.

Che mercato è stato?

“Il mercato si è portato dietro il momento che il mondo vive. Comunque è stato fatto un ottimo sforzo perché portare in Italia gente come Hakimi e Vidal e trattenere Ibrahimovic non era comunque facile. In momenti diversi sarebbero potuti arrivare anche altri calciatori”.

E il Benevento?

“Personalmente mi ritengo soddisfatto. Siamo riusciti a prendere i giocatori che volevamo e rappresentavano le prime scelte”.

Rimpianti?

“L’unico rammarico è Remy. Lo avevamo preso a fine campionato scorso e con delle tempistiche giuste. Poi non è dipeso da noi…”.

Un altro rimpianto è Llorente?

“Ci eravamo portati un po’ avanti nel parlare. Poi non ci sono state le condizioni per una questione di liste. Per fare posto a lui avremmo dovuto mandare via altri giocatori”.

Già, le liste. E ora si parla di allargarle.

“Bisognava pensarci prima. Le difficoltà si conoscevano già”.

La partita di oggi la vive un po’ come un derby personale?

“Da calciatore ne ho vissuti tanti. E si, incontrare la Roma a me fa sempre un certo effetto”.

Come vede i giallorossi?

“Squadra forte, allenata bene. E Fonseca mi piace. Poi l’organico ha individualità fenomenali. Basti pensare a Pedro, Dzeko, Ibáñez, Pellegrini e tanti altri. Sulla carta è tra le prime quattro”.

Sta già lavorando al mercato di gennaio?

“Più che guardare al mercato di gennaio che è vicino a quello appena concluso e acquistare tanto significherebbe aver sbagliato prima, stiamo cercando di guardare anche più in là”.