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Florenzi: “Totti e De Rossi i miei idoli. Un orgoglio portare questa maglia”

Le parole del numero 24 giallorosso: "Il momento più bello? Il gol alla Lazio nel 4-1 dell'anno scorso. Il mio ruolo preferito? Il portiere!"

Redazione

Lo scorso mese la Roma aveva chiesto ai tifosi giallorossi di fare alcune domande ad Alessandro Florenzi tramite Twitter, utilizzando l'hashtag #AskFlorenzi. Queste le risposte del numero 24:

Perché hai scelto il numero 24?

Ho scelto il 24 perché è un giorno speciale per me e mia moglie. Lo uso da quando ho iniziato a giocare a Crotone, mi ha portato tanta fortuna e quindi ecco il perché.

Hai iniziato a insegnare l'inno della Roma alla piccola Penelope?

Ancora è presto, ci sarà tanto tempo per farlo. Ma lo farò presto!

Chi ha scelto il nome Penelope? Tu, Ilenia o lo avete scelto insieme?

All'inizio avevamo un po' di nomi in ballo. Penelope era quello che piaceva più a mia moglie, dopo è piaciuto tanto anche a me. E quindi Penelope! Bella de casa, amore mio!

Messi o Cristiano Ronaldo: chi è più forte per te?

Sono due grandissimi campioni. Insieme a Neymar sono il meglio del calcio in questo momento. Calcisticamente parlando, preferisco Messi.

Qual è il tuo piatto di pasta preferito?

La lasagna va bene pure se non è un piatto di pasta? Dico la lasagna.

Come hai fatto a fare quel salvataggio contro la Germania agli Europei?

Grazie del complimento. E' stato un gesto d'istinto che si è rivelato efficace per la squadra. E' stato un salvataggio acrobatico molto bello.

Cosa hai provato la prima volta che hai indossato la maglia della Roma?

Una grandissima emozione, quando indossi la maglia della tua città e sei anche tifoso è sempre una grande emozione. E' tutt'ora un grande orgoglio portare questa maglia.

Come ti sei sentito la prima volta che hai indossato la fascia da capitano?

Calcolando i tanti capitani che ci sono stati, gli ultimi due che ricordo sono Francesco e Daniele. Per me sono loro i capitani della storia per quello che io ho vissuto qui a Roma. E' tanta roba, portare quella fascia ti dà un senso di appartenenza in più e loro due sono stati i miei due più grandi idoli.

Com'è giocare per la squadra dei tuoi sogni al fianco di simboli come Totti e De Rossi?

Ho risposto anche prima a questo. E' bellissimo giocare con loro. Come dico sempre, prima del giocatore viene l'uomo. Mi hanno insegnato tanto, posso solo ringraziarli.

C'è stato un momento specifico in cui hai realizzato di aver concretizzato il sogno di diventare calciatore?

Forse sì, la partita contro l'Inter in cui ho fatto il mio primo gol. Lì ho capito di aver realizzato il mio sogno nel cassetto.

Quanti tatuaggi hai ora? Ne farai altri in futuro?

Ne ho due, portano sfortuna quindi faccio il terzo, devono essere dispari! Ho questo qua (la scritta Kobe con un 24 circondato da un cuore, ndr) con il nome del mio cane con il cuore e il 24 per mia moglie. Poi ho questi baffi sul dito per mio papà. A breve ne farò uno per mia figlia.

Qual è il momento più bello vissuto finora nella tua carriera da calciatore?

Ce ne sono tanti. Il momento più bello è il gol contro la Lazio nel 4-1 dell'anno scorso. Molto bello!

Se non avessi fatto il calciatore quale pensi sarebbe stato il tuo mestiere?

Penso che avrei lavorato nel bar con mia mamma e mio papà.

Sembri essere il prototipo del calciatore moderno, molto versatile. Ma qual è il tuo ruolo preferito?

Senza dubbio il portiere, mi piace veramente tanto stare in porta.

Quale canzoni ascolti prima della partita?

Ne ascolto tante, però Ligabue è il mio preferito. Quindi ascolto varie canzoni sue e, se te ne devo dire una,"Da adesso in poi". Questa è canzone che ascolto spesso.