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Fiorentina, Commisso: “Se per lo stadio servono 10 anni non lo faccio”

Il presidente dei viola sulla costruzione del nuovo impianto: "Pensavo che negli ultimi 20 anni la questione fosse arrivata a un punto più avanzato. Serve tempo, ma non è colpa mia"

Redazione

Lo stadio della Roma si è trasformato ormai in una vera e propria telenovela infinita che dura ormai da sette anni. I tempi burocratici nella capitale e in Italia sono ancora molto lunghi, in più gli scandali nell'amministrazione e i cambi nella giunta che hanno rallentato il processo. Con i tempi biblici per un nuovo stadio si sta scontrando anche Rocco Commisso, nuovo presidente della Fiorentina che vuole regalare alla piazza viola un impianto a regola d'arte: "Sono colpito, credevo che negli ultimi 20 anni la questione fosse arrivata ad un punto più avanzato, invece non è così - ha detto in conferenza stampa -. Non posso se la via non è libera, quindi serve tempo, ma non per colpa mia. Voglio rispettare le leggi ed i costumi italiani, quindi mi servirà tempo, ma voglio ringraziare tutti".

Il patron italoamericano continua: "Stadio e Centro Sportivo? In due mesi ci potrà essere la decisione definitiva e si inizierà a lavorare per costruire nel tempo più rapido possibile. Per lo stadio abbiamo molte opzioni, ad alcune siamo più vicini, ad altre più lontane. Ogni situazione presenta problemi, di tempistiche, tasse, location e via dicendo. Per trent’anni non è stato fatto nulla, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Il percorso si deve fare, ma se servono dieci anni per lo stadio non lo faccio". Chiedere a Pallotta e alla Roma.