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Finisce la telenovela-Perotti: “A Roma per obiettivi importanti”. Spalletti, guai in difesa: out anche Digne

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L'attaccante argentino ex Boca e Siviglia arriva nella Capitale in prestito a 1 milione con obbligo di riscatto a 9. In vista del Sassuolo, il mister dovrà fare i conti con la squalifica di Manolas e l'infortunio del terzino francese....

Valerio Valeri

Il 19 gennaio l’agente di Diego Perotti parlò di “dettagli” che dividevano la Roma dal suo assistito. La trattativa, partita ben prima di Natale, in oltre un mese ha subito diversi “stop”. I motivi? I più disparati. Dal cambio di panchina in casa giallorossa, passando per le intese sulle cifre da riconoscere sia al giocatore sia alla società di Preziosi, senza dimenticare che Walter Sabatini ha prima dovuto piazzare il colpo Gervinho in uscita verso la Cina e Doumbia in Premier League al Newcastle. Vogliamo metterci anche un timido inserimento del Milan? Mettiamocelo. Poi però la promessa di matrimonio tra l’ex 10 genoano e la Roma è stata mantenuta.

 

PRIMA LA FIORENTINA, POI ROMA Perotti, classe 1988, un recente passato tra Boca e Siviglia, oggi pomeriggio ha giocato 63 minuti a Genova contro la Fiorentina, contribuendo con un’ottima prestazione al punto guadagnato dalla squadra di Gasperini contro i viola di Sousa. Poi il cambio con Cerci, un passaggio di consegne simbolico tra quello che da stasera è il passato del “Grifone” e chi, nelle speranze dei tifosi liguri, il futuro. Con ancora addosso la tuta ufficiale rossoblu, Perotti è andato in aeroporto – rischiando di non salire sul volo prenotato, per overbooking – direzione Roma Fiumicino: “Mi dispiace per i tifosi del Genoa, li ringrazio. La Roma per me è un’opportunità importante, vado in un club che gioca la Champions e lotta per obiettivi importanti”. Parole simile utilizzate da Gasperini a Sky nel post-partita: “Mi spiace che vada via ma sono contento per il suo futuro, va in una squadra che lotta per alti obiettivi”. Farà subito le visite mediche e chissà che non venga già convocato per la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, in programma martedì sera. Un milione a Preziosi per il prestito oneroso, nove a giugno per il riscatto obbligatorio. Dopo El Shaarawy e Zukanovic , ecco il terzo nuovo volto a Trigoria. Ma non è escluso che entro le 23 di domani, orario di chiusura del mercato invernale 2016, arrivi un quarto uomo: Davide Santon. Secondo Premium Sport il terzino destro di Portomaggiore, classe 1991, sarebbe vicinissimo a vestire la maglia giallorossa con l’Inter pronta a tutelarsi con Widmer dell’Udinese. Stasera sarà titolare nel derby, ma ormai è chiaro (vedi Perotti) che questo particolare non significa poi molto.

INFERMERIA PIENA: SI FERMA ANCHE DIGNE Roma in emergenza, soprattutto in difesa. Contro il Sassuolo mancheranno sicuramente Manolas (squalificato) e Digne (lesione di primo grado al bicipite femorale). Il francese dovrà rimanere ai box due settimane, oggi ha svolto fisioterapia. Difficile che recuperi Florenzi, out ieri contro il Frosinone per una botta subita a Torino. È possibile che Spalletti debba schierare la difesa a tre con Ruediger, De Rossi e Zukanovic, Maicon ed El Shaarawy esterni di centrocampo con Pjanic e Keita (o Vainqueur) mediani, Nainggolan e Salah trequartisti alle spalle di Dzeko (o Totti?). E visto che Perotti domani si allenerà con i nuovi compagni, chissà che non ci sia spazio anche per lui, magari per uno scampolo di partita.

DOUMBIA IN PREMIER Sembra ce l’abbia fatta: Seydou Doumbia andrà a giocare in Premier, precisamente con la maglia bianconera del Newcastle. Il 28enne attaccante ivoriano, di proprietà della Roma ma negli ultimi sei mesi riportato in prestito al Cska Mosca, questa mattina ha svolto le visite mediche con il club britannico. La formula, anche se non si sa nulla di ufficiale, dovrebbe essere quella del prestito con diritto di riscatto. Il meglio che la Roma possa ottenere da un giocatore dal rendimento non proprio certificabile al di fuori della Russian Premier League e con uno stipendio assai ingombrante: 3 milioni di euro. A meno di incredibili colpi di scena, dopo aver rifiutato Cina e Turchia, il Campione d’Africa ottiene una delle due destinazioni preferite. L’altra era, ovviamente, la gelida ma sfavillante Mosca che da anni lo coccola e lo tratta come un fuoriclasse assoluto.