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Fazio: “Non bisogna sottovalutare il Wolfsberger. Vogliamo vincere l’Europa League” – AUDIO – FOTO

LaPresse

Le parole del difensore giallorosso alla vigilia della sfida con gli austriaci: "Quest'anno si respira un'aria diversa. Siamo tutti più uniti"

Redazione

Dopo l'ottimo esordio casalingo con i turchi del Basaksehir, domani alle 18.55 la Roma sarà chiamata a dare un ulteriore segnale di crescita in campo europeo con la sfida di Graz contro il Wolfsberger. Alla vigilia del match contro gli austriaci, Federico Fazio è intervenuto in conferenza stampa al fianco di mister Fonseca. Queste le sue parole:

Noi italiani di solito snobbiamo l'Europa League, sembra che esista solo la Champions. Tu che hai giocato e vinto questa competizione, ti sei italianizzato per caso, per te giocare questa competizione è un passo indietro? Giocare il giovedì poi è così controproducente?

"Anche in Inghilterra c'era questo pensiero sull'Europa League. La affrontiamo al meglio perché vogliamo vincere, senza sottovalutarla. E' una competizione bellissima che ti offre anche il passaggio in Champions. Ci sono delle grandi squadre e non dobbiamo pensare di arrivare in finale solo perché siamo la Roma. Pensiamo partita per partita. Non possiamo sottovalutare il Wolfsberger, perché l'abbiamo analizzata bene ed è una grande squadra. Serve affrontare questa competizione con rispetto e con la voglia di vincerla".

Da quando sei arrivato a Roma hai avuto quasi sempre allenatori che propongono un calcio offensivo. Cosa ha portato Fonseca nelle ultime settimane, quando ha cambiato il modulo di gioco, per rendervi più sicuri in difesa?

"Mi è sempre piaciuto giocare un calcio offensivo. Siamo una squadra più compatta ed equilibrata. Pensiamo solo a vincere partita dopo partita. Stiamo creando una identità di un gruppo che vuole vincere sempre, ogni partita, in ogni competizione. Per questo pensiamo sfida dopo sfida, senza andare troppo oltre. Per questo domani sarà fondamentale vincere".

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Lei ha giocato tanti anni in coppia con Manolas: come cambia il modo di giocare con compagni nuovi come Smalling o Mancini?

"No, noi giochiamo da squadra, al di là di avere un compagno o l'altro, sia in attacco sia in difesa. Dobbiamo fare il nostro lavoro sempre, a prescindere da chi scende in campo".

A volte chi vede le partite non può sapere cosa c'è dietro il rendimento di un giocatore. Ti vedo giocare con un'altra serenità rispetto allo scorso anno. Ti sei chiesto cosa magari non funzionava lo scorso anno? Era un problema tattico o di forma? Dzeko era un altro, tu eri più in difficoltà: vi siete chiesti il motivo di questa differenza?

"Tutta la squadra lo scorso anno ha fatto fatica. Eravamo in difficoltà e non è andata bene come volevamo. Non soltanto io, ma tutti lo scorso anno hanno avuto problemi e difficoltà. Per fortuna quest'anno sta andando diversamente, vedo una squadra differente e si respira un'aria diversa".

Conosce un giocatore famoso della Roma che ha giocato a Graz (Giuseppe Giannini n.d.c.)?

"No, veramente no".