Paulo Roberto Falcao, indimenticato ed indimenticabile centrocampista della Roma campione d'Italia 1982/83, questa mattina ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: "Quando arrivai a Roma fui accolto da cinquemila tifosi, pensavo di essere rimasto in Brasile per il calore ricevuto. Dello Scudetto ho un grande ricordo, la città era come impazzita".
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Falcao: “La Roma è davvero forte, è l’anno buono. Totti avrebbe meritato il Pallone d’Oro”
"Quando arrivai a Roma fui accolto da cinquemila tifosi, pensavo di essere rimasto in Brasile per il calore ricevuto. Dello Scudetto ho un grande ricordo, la città era come impazzita"
Una precisazione a più di 20 anni di distanza dal famoso rigore non battuto nella finale di Champions League contro il Liverpool: "Voglio chiarire una volta per tutte l'episodio del rigore contro il Liverpool. Stavo male, l'effetto dell'antidolorifico era finito, e se avessimo avuto dei cambi a disposizione mi sarei fatto sostituire già ai supplementari". Al quotidiano romano il Divino ha confessato anche un retroscena di mercato che lo riguardava: "Se avevo già firmato con l’Inter? Io non immaginavo di poter giocare in un’altra città, non aveva senso. Certo non ero soddisfatto della mia condizione contrattuale. Andreotti si mise in mezzo e operò, non so come, perché la Roma mi tenesse. So solo che telefonò in Brasile a mia madre, che era molto religiosa, e le disse che aveva visto il Papa che ci teneva molto che io non andassi via da Roma... E so che a giugno Viola divenne senatore...".
Chiosa finale sulla Roma attuale: "Secondo me questo è l’anno buono per la Roma. Bisogna stare attenti a Juve e Inter ma la Roma è davvero forte. Totti? Avrebbe meritato il Pallone d'Oro".
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