La Roma è pronta a cambiare. In panchina, nella rosa ma soprattutto in quello che sarà il programma dell'estate. Il pareggio contro il Sassuolo ha di fatto certificato l'addio alla prossima Champions: i giallorossi parteciperanno - ma servono tre punti contro il Parma - all'Europa League. Il guaio è che potrebbero farlo da sesti classificati, che in virtù della vittoria della Lazio in Coppa Italia vorrebbe dire partire dai preliminari, cambiando radicalmente quelli che erano i piani della società.
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Europa League a fine luglio e addio tournée negli USA: come cambia l’estate della Roma
I giallorossi in caso di preliminari si ritroverebbero a Trigoria prima della fine di giugno. Il 25 luglio il primo turno, poi in campo anche a Ferragosto. E saltano New York e Chicago...
BYE BYE USA - Il primo e più grande è quello della rinuncia alla tournée negli Stati Uniti, tanto cara a Pallotta, e all'International Champions Cup, torneo del quale erano anche state annunciate le date: il 16 luglio a Chicago contro il Chivas, il 20 a Charlotte contro l'Arsenal e il 24 a New York contro il Benfica. Salterebbe tutto se i preliminari diventassero reali: il calendario stilato dall'UEFA prevede il secondo turno di qualificazione (quello dove entrerebbe in gioco la Roma) proprio il 25 luglio. Il club direbbe addio così a circa due milioni di euro (1,7 secondo i ricavi nell'ultimo bilancio) ma soprattutto a quel concetto di espansione del brand di cui spesso si parla a Trigoria. Con buona pace dei tifosi che già avevano organizzato le proprie vacanze per seguire la Roma negli Stati Uniti.
A quel punto i giallorossi dovrebbero giocare due turni di preliminari più il playoff, scendendo in campo, tra partite d'andata e ritorno, ogni giovedì fino al ritorno degli spareggi del 29 agosto: il 25 luglio e il 1 agosto per il primo turno, l'8 e il 15 agosto per il secondo e il 22-29 i playoff. Per conoscere il nome della prima avversaria i tifosi non dovranno aspettare molto: il sorteggio è previsto il 19 giugno a Nyon, ma il salto dall'Arsenal al Sarejevo di turno è dietro l'angolo.
RADUNO - Il preliminare costringerà la società a rivedere anche i piani della preparazione: detto che da contratto collettivo i calciatori hanno diritto ad un minimo di quattro settimane di ferie ogni anno, la squadra si ritroverà a Trigoria prima della fine di giugno. Molto starà poi alle esigenze del prossimo allenatore: Gasperini, per esempio, negli ultimi anni ha sempre portato l'Atalanta in ritiro in montagna per circa tre settimane. Una scelta che sarebbe in controtendenza con quanto successo la passata estate con Di Francesco e anche con quanto era già stato pensato per quest'anno, con il ritiro programmato a Trigoria prima della partenza per raggiungere gli USA.
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