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Dzeko, dove sei? Senza Edin la Roma fa fatica: che differenza nella media punti

LaPresse

Negli ultimi due anni quando non ha giocato solo 9 vittorie in 19 partite. E negli anni precedenti la forbice si allarga ancora di più...

Marco Prestisimone

Nella numerologia il nove rappresenta il perdono, l'evoluzione, la conclusione, la fiducia. A pensarci bene un po' la storia di Edin Dzeko con la Roma: le critiche al primo anno, la rinascita, l'addio promesso all'Inter e il rinnovo di contratto. Il bosniaco - esclusi i primi mesi - è diventato indispensabile per Spalletti, Di Francesco, Ranieri e ora Fonseca. Che quando mercoledì ha annunciato che sarebbe andato in panchina, sicuramente sapeva quali e quante difficoltà in più avrebbe trovato. Non per niente in estate l'ha corteggiato fino a farlo cedere. Quando Edin non c'è, la Roma fa fatica. E a dirlo non sono solo i problemi in Austria di Kalinic o quelli di Schick fino a qualche mese fa, ma i numeri: senza il bosniaco la vittoria arriva solo una volta ogni due partite. Una media tutt'altro che confortante.

APNEA - Ieri contro il Wolfsberger è stato solo un pareggio. Un segnale, un indizio, che però unito a quelli degli anni dell'era-Dzeko a Roma fanno una prova: negli ultimi due anni sono 19 le partite in cui l'attaccante non ha giocato oppure è subentrato per meno di trenta minuti. Lo score dice nove vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte: una media di 1,68 punti che diventano 64 se proiettati su un intero campionato. In linea con quelli totalizzati nella fallimentare scorsa stagione (66) ma decisamente peggio di quella 2017-18 in cui alla fine furono settantasette. Una bella differenza. E la forbice si allarga ancora di più se si guarda a tutte le annate di Dzeko in giallorosso: le gare senza Edin diventano 43 in totale, nelle quali 23 volte sono arrivati i tre punti (con 12 pareggi e 8 sconfitte). Se la Roma avesse giocato tutte le partite senza di lui avrebbe terminato le sue quattro stagioni con 71 punti di media. Per capire l'importanza del bosniaco basta pensare che nel 2016-17 i punti furono addirittura 87 e 80 nel 2015-16, rispettivamente 16 e 9 di differenza.

RITORNO - Se negli altri ruoli - al netto degli infortuni - Fonseca può permettersi di ruotare i giocatori e fare un po' di turnover, davanti chiederà uno sforzo extra a Dzeko. I tifosi sui social scrivevano "basterebbero 15' di lui e Kolarov per vincere", il portoghese invece aveva scelto che ieri non avrebbe giocato. Un rischio calcolato e che ha voluto correre, convinto che il passaggio del turno non sarebbe stato messo in discussione. Contro il Cagliari tornerà in campo da titolare al centro dell'attacco, poi niente sosta perché partirà con la nazionale. Una stagione senza stop. "Col rinnovo di contratto questa sarà la squadra nella quale avrò collezionato più presenze e più gol", ha raccontato qualche giorno fa. La Roma ne ha bisogno.