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Dybala: “Tre punti meritati, la Roma è venuta per giocare in contropiede”

Le parole dell'attaccante bianconero al termine del match tra Juventus e Roma

Redazione

L'attaccante Paulo Dybala è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti al termine del match fra Juventus e Roma. Ecco le sue parole:

DYBALA A MEDIASET PREMIUM

Ti fa piacere che molti top club hanno puntato gli occhi su di te?

Ho finito una partita un'ora fa dove ho fatto un bel gol quindi mi sto godendo questo momento.

Partita difficile...

Loro sono venuti a difendersi e per cercare qualche contropiede ma noi non gli abbiamo concesso nulla, abbiamo girato bene la palla e penso che i 3 punti sono giusti.

Il segreto del gol è stato quello di tirare subito dopo lo stop...

Me l'hanno detto anche i compagni dentro, il portiere si aspettava un tempo in più, ho pensato anche che avevo il difensore attaccato e che ero in fuorigioco quindi ho calciato subito.

Ti aspettavi di far dimenticare così presto Tevez? Qual è il tuo obiettivo?

Cercare di aiutare i miei compagni, la società a vincere il quinto scudetto di fila. I complimenti mi fanno piacere ma il campionato è ancora lungo e non abbiamo vinto niente.

Cosa hanno nel dna gli attaccanti argentini?

Secondo me il fatto che quando cresci vedi tutti gli attaccanti argentini che ci sono e vuoi diventare come loro. Tutti quando iniziano in Argentina vogliono fare l'attaccante, vogliono imitare Messi, penso che sia per questo.

Quando ti fai il look come Pogba?

Io sono più classico, più normale, queste cose le lasciamo a lui che ormai le fa sempre, meglio che lo faccia lui.

Ogni tanto ti senti con Messi?

No, non l'ho mai conosciuto e non l'ho mai sentito.

Cosa è successo a fine partita che ti ho visto discutere con Digne?

Non facciamo polemiche, rimane li dentro il campo.

DYBALA A SKY

Ti senti un eletto?

No no (ride, ndr).

Dodici gol in campionato. Ti aspettavi di far dimenticare così velocemente ai tifosi Tevez?

Sinceramente no. Sapevo che quello che aveva fatto lui è una cosa grandiosa. Lui ha vinto tantissimo e io ancora niente. Sarà più facile farlo dimenticare se riesco a vincere qualcosa con la Juve.

Hai mai sentito la pressione della grande squadra?

No. La squadra, i compagni e la società mi aiutano a stare più tranquillo. Sapevo che non è facile giocare con questa maglietta, ma ho tantissimi compagni amici che nello spogliatoio che mi parlano in settimana per continuare così.

Ci spieghi il gol? Lo pensi o è istinto?

Quando ho visto che Pogba mi stava per dare il passaggio, la prima cosa che ho pensato è che avevo l’uomo attaccato e quindi dovevo fare veloce se volevo calciare. Poi l’altra cosa che ho pensato è che magari ero in fuorigioco, quindi ho tirato il più veloce possibile.

Prima Allegri ti ha tenuto un po’ in teca, giocavi meno. Questo ti ha aiutato?

Non mi ha mai dato fastidio, lo sapevo che era così. Non pretendevo di giocare tutte le partite quando sono arrivato, ho cercato di imparare con tutti i miei compagni. Sapevo che la maglietta della Juve è difficile da portare addosso, ma i miei compagni mi aiutano tantissimo.

DYBALA A RAI SPORT

E’ sembrata una partita fotocopia di quella contro il Milan, decisa sempre da te

Il gol mi rende felice perché è significato i tre punti per la squadra

Sei un giocatore decisivo come Higuain…

Lui è fortissimo e per quello che il Napoli è in alto in classifica. Noi siamo bravi tutti e 11 perché non è facile vincere tutte queste partite consecutive

Oggi sei un giocatore a tutto campo rispetto a Palermo…

Faccio un ruolo diverso, qui cerco di portare la squadra avanti e cercare di trovare un attaccante da servire. Si corre di più da seconda punta che da prima

Complimenti perché stai crescendo partita dopo partita. Allegri ti ha aiutato inserendoti pian piano

Giocare nella Juve non è facile, il mister mi ha aiutato ad inserirmi in questo nuovo ruolo anche se nelle giovanili in Argentina già ci giocavo

E’ vero che in nazionale sei il pupillo di Messi?

Non lo so perché ancora non l’ho conosciuto, quando sono andato in nazionale lui era infortunato

Prenderai la sua eredità?

Sarà difficile giocare come lui…

A quale attaccante argentino ti senti più vicino?

In Argentina mi dicevano tutti che assomigliavo ad Aguero e questo mi faceva piacere