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Dybala: “Non puntiamo a vincere qualcosa in particolare. Dobbiamo stare tranquilli”

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Le parole della Joya al termine della sfida contro l'Empoli: "Sto cercando di mettermi bene in forma perché per me è fondamentale dare continuità e essere un punto di riferimento per i compagni"

Redazione

Paulo Dybala ha parlato ai microfoni di Sky al termine della gara contro l'Empoli. Queste le parole dell'attaccante giallorosso:

DYBALA A SKY

Sull'esultanza. "Con Matias Vina beviamo sempre il mate, in Italia la conoscono, lui fa sempre questo mate meraviglioso e volevo festeggiare con lui".

Mourinho ti dà grande libertà."Oggi non tanta, voleva oggi che io e Tammy fossimo vicini e aggredissimo i loro centrali. Un po' ho disobbedito dopo il gol, infatti dopo loro hanno trovato più spazi. Dovevo stare più dentro, a volte dipende dalle mie caratteristiche, cerco più spazio e dove gli avversari possono lasciarlo per prendermi la palla".

Quanto manca alla Roma per essere vincente per lo scudetto?"Io l'ho detto nella presentazione, dobbiamo stare tranquilli, c'è tanta voglia da parte di tutti, abbiamo uno degli allenatori migliori al mondo, giocatori incredibili che hanno vinto tanto e hanno esperienza, ma credo che dobbiamo stare tranquilli, giocare ogni partita per vincere. Creare questa mentalità vincente, venivamo da due sconfitte che non ci avevano aiutato, tutti avevano dei dubbi ma è qui che si vedono le grandi squadre e i grandi giocatori".

Avete sentito anche voi la voglia di Zaniolo di stare con la squadra?Cosa c'era in quell'abbraccio?"Sicuramente. Prima di queste due sconfitte dovevamo stare più di squadra per venirne fuori. Sapevamo che per Nicolò sarebbe stato molto difficile giocare stasera per il suo infortunio, ma lui ha dimostrato - più che professionalità - voglia di stare con noi, con il gruppo, di dare la sua disponibilità. Il mister lo ha chiamato e lui è venuto, per noi è un messaggio molto importante".

Stagione molto complicata, si possono fare delle previsioni o va presa passo passo?"Come ho detto prima, non voglio dire che puntiamo a vincere qualcosa in particolare, altrimenti il titolo domani è 'La Roma vuole vincere l'Europa League' o 'La Roma vuole vincere il campionato'. Noi dobbiamo andare piano piano, saper affrontare ogni partita con la mentalità giusta e giovedì sarà una partita dove dovremo vincere per forza".

Come hai ritrovato Belotti? "Più forte (ride, ndc)".

DYBALA A DAZN

Bella serata?Un po 'sofferta ma a volte è più bello vincere così”.

La tua esultanza col ciuccio? "La mia ragazza si è preoccupata ma non è per un figlio. Con Vina beviamo il mate insieme, anche con Ibanez e prima della partita siamo sempre insieme. Ho esultato così per lui”.

Roma da calore e entusiasmo, stai crescendo. Sei pronto per diventare un leader?“Si, sto cercando di mettermi bene in forma perché per me è fondamentale dare continuità e essere un punto di riferimento per i compagni. Cerco di dare il massimo per me e per la squadra, oltre che per i tifosi che mi hanno accolto in una maniera incredibile. Sarò sempre in debito con loro. Spero di essere un leader calcistico più che fuori dal campo, quello è l’importante per me”.

Il prossimo rigore lo tirerà ancora Pellegrini o cambierete? “Non se ne parla prima, si decide al momento. Io avevo fatto gol e Pellegrini no, ne aveva bisogno per la fiducia. Giusto che lo abbia calciato lui. Se ce ne sarà un altro si vedrà sempre al momento non si decide prima”.

Quanto avevi bisogno di ritrovare entusiasmo intorno a te? Facevi brutti pensieri quest’estate?"Sì è stato particolare. Dovevo mantenere la calma, avevo bisogno di allenarmi con una squadra perché si avvicinava il campionato, e c’era il Mondiale. Dovevo stare bene e fare un buon anno. Non ho avuto paura perché sicuramente sapevo di trovare il miglior posto per me e lo ho trovato”.

C’è stato un episodio particolare nel tuo ritorno allo Stadium?“Niente di particolare. Ho un grande rapporto con tutta la gente che lavora con la Juventus. Tornare subito alla terza giornata dopo 7 stagioni è stato difficile. Ho cercato di mettere la testa sulla partita per aiutare i miei compagni”.