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Diamoutene: “Sono un tifoso della magica. E’ stato un onore giocare con la maglia della Roma”

L'ex difensore giallorosso ha parlato anche della partita di Champions contro l'Arsenal: "Quella notte sotto la Sud ho pianto"

Redazione

Souleymane Diamoutene, ex difensore giallorosso, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Teleradiostereo. Il calciatore maliano ha vestito la maglia della Roma solo in quattro occasioni, debuttando negli ottavi di Champions contro l'Arsenal. Ecco le sue parole:

Tu adesso sei al Giulianova: come ti trovi?

Mi trovo bene, la stagione finora è stata buona. Stiamo facendo punti in casa, mentre fuori non riusciamo a ripeterci. Siamo una squadra giovane, ieri abbiamo perso contro la prima in classifica, giocando comunque una buonissima partita Il nostro obiettivo è la salvezza, però siamo tutti vicini in graduatoria.

Guardando indietro nella tua carriera e, nello specifico, all’esperienza con la Roma, hai rimpianti?

Potevo sicuramente fare di più. La società mi aveva parlato: se avessimo passato il turno con l’Arsenal, mi avevano promesso che mi avrebbero riscattato. Sono stato sfortunato come la Roma, quella sera.

Da come ne parli, crediamo ti sia rimasta nel cuore…

Si, poi i colori giallorossi sono i miei colori, ormai sono un tifoso della “Magica”. Per me è stato un onore giocare con la maglia della Roma.

Ripensi mai a quella famosa gara?

Parlo spesso con i miei colleghi della partita con l’Arsenal. Quella sera c’era un’atmosfera pazzesca, la gente ci caricava tantissimo già durante il tragitto che ci stava portando allo stadio. Davanti al nostro pubblico, abbiamo dato tutto. Quella notte sotto la Sud ho pianto perchè la mia carriera poteva cambiare, è stato il destino, evidentemente doveva andare cosi.

Riesci a seguirla ogni tanto?

Quasi sempre, ho visto interamente la partita di venerdi. La Roma gioca bene, si diverte, l’allenatore si sta ambientando alla grande. Fonseca sta facendo un ottimo lavoro, la squadra mi piace tanto, sta ottenendo ottimi risultati.

In difesa Smalling e Mancini stanno avendo un rendimento alto: chi ti ha impressionato di più?

Smalling lo conoscevo già, è una conferma per me. Mancini, invece, mi ha stupito, gioca in tanti ruoli ed è intelligente, ha una grande personalità.

Pensi possa vincere l’Europa League?

Può fare molto strada, ha grandi potenzialità. La Roma non ha molti punti deboli, a centrocampo è ben assortita, davanti ha tanta qualità. Inoltre c’è un giocatore fantastico come Zaniolo, è veramente forte.

Chi ti ricorda?

Giocare con quella maglia non è semplice, può diventare uno dei più forti, tra i migliori 3-4 al mondo. Ha testa, grinta, capacità di adattamento, è forte.

Il razzismo: ti ha infastidito quella prima pagina del Corriere dello Sport? L’Italia sta cercando di migliorare?

Non ho letto, ma posso dirti che sotto questo punto di vista bisogna lavorare già dai bambini, dobbiamo educare i nostri figli, fargli capire che l’ululato, il buu fa male. La Federazione, forse, dovrebbe cercare di trovare il modo per punire chi si macchia di comportamenti razzisti all’interno dello stadio, bisogna allontanare questa gente. Io fortunatamente non ho mai avuto problemi ma sicuramente rimane un tema delicato.

Lasciare il campo è una reazione giusta o così si dà troppo potere a questa gente?

Non ti so rispondere, mi ci dovrei trovare. E’ accaduto in passato a Boateng, a Balotelli. Il problema è che ci sono gli allenatori o i presidenti avversari che minimizzano e non è giusto. Mentre stai giocando sentire in continuazione il buu, sicuramente ti fa innervosire.