Dopo tanta attesa sta per scoccare l'ora della storia. Dopo l'impresa col Barcellona, la Roma vuole trovare il bis nella supersfida contro il Liverpool nella semifinale di Champions League. Domani sera si accenderanno le luci di Anfield Road per ospitare la gara di andata tra i Reds e giallorossi, tra l'esperto Jurgen Klopp e l'esordiente Eusebio Di Francesco. Il tecnico romanista alle 19.30 prende la parola nella consueta conferenza stampa della vigilia e accanto a lui c'è Aleksandar Kolarov, che il Liverpool lo conosce bene grazie ai suoi trascorsi in Premier.
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Di Francesco: “Futuro? Mi tengo stretta la Roma”. Kolarov: “Possiamo vincere la Champions” – AUDIO – GALLERY – VIDEO
Domani sera i giallorossi sfideranno Salah e compagni nella loro tana di Anfield Road per l'andata della semifinale di Champions League
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Sull'atmosfera di Anfield. Cosa ti ha emozionato?
La bellezza degli stadi inglesi. Già immagini l'atmosfera, noi non siamo abituati ad avere il tifoso dietro. E' un aspetto bellissimo del calcio inglese.
Klopp ha detto che nessuna delle due squadre è qui per caso. Di cosa ha bisogno la Roma?
Il Liverpool hai suoi tifosi ma li avremo anche noi. E’ fondamentale domani essere più squadra, affrontiamo una squadra differente dal Barcellona per ritmo e intensità e dovremo essere al loro pari per intensità.
A Ferrara la gara migliore per alcuni aspetti tattici. Domani può essere fondamentale scendere in campo usare un palleggio migliorato per far correre a vuoto il Liverpool sfruttando la vostra buona condizione fisica?
Affrontiamo un avversario diverso dalla Spal. Loro hanno una grande qualità, è la squadra che ha più capacità di verticalizzate. Un palleggio esasperato può favorire la loro pressione. Vogliamo giocare il nostro calcio e imporre la nostra idea, sfruttare le loro lacune senza cadere nel tranello di quello che vorranno loro. I concetti di Ferrara nascono da tempo, abbiamo acquisito maggiore forza e questo aiuta, mi auguro di vederla anche domani.
La difesa a tre soluzione anche per domani? Schick o Under?
Non parlo di formazione. Schick e Under hanno entrambi il 50% di giocare. La squadra ha assimilato sia la difesa a 3 che a 4 e io devo scegliere di volta in volta a seconda dell'avversario. Non do indicazioni a voi né agli avversari, ma la cosa importante è che non deve cambiare la filosofia, l'idea. La differenza la farà il rimanere corti in entrambe le fasi di gioco contro una squadra che ha grande verticalità.
Tu e Klopp siete abbastanza simili per certi aspetti.
Klopp è stato molto simpatico in conferenza, dicendo che siamo simili perché portiamo barba e occhiali. La sua filosofia di calcio mi piace tanto, lo ha dimostrato anche al Borussia. Sono contento e preoccupato di affrontarlo, ma anche lui troverà un allenatore che si avvicina alla sua idea di calcio. Lui ha dimostrato più di me, io ancora devo fare tanto. Contento di giocarcela, convinti di poter arrivare in finale. Sarà un bello scontro.
Su Alisson.
Non possiamo basarci solo su un calciatore, così come non c’è solo Salah. Alisson è un portiere importante ed è prontissimo per questa sfida come lo sono i 22 convocati di questa gara.
Considerando il gioco verticale del Liverpool, potreste magari abbassarvi?
Dovranno essere bravi loro ad abbassarci, questo è il concetto: la capacità di rimanere corti. La palla determina tutto.
Il piano per fermare Salah è simile a quello per fermare Messi? Ti sarebbe piaciuto allenare Salah?
Non abbiamo mai preparato una partita su Salah, ma sul Liverpool. Lui voleva tornare in Premier, io sono contento di avere giocatori di grandi prospettive, come Under. Non ci ho mai pensato, guardiamo solo avanti, l’ho sempre detto. Non pensiamo solo a un giocatore, avremo un’attenzione particolare sui più forti come era Messi. Gli altri non sono da meno.
Ti piacerebbe allenare in Premier?
In questo momento il mio pensiero principale è tenermi stretta la Roma. Poi un domani mai dire mai, è entusiasmante giocare e allenare in uno stadio inglese, ma non è una mia priorità. Io in inglese so dire solo hamburger, come Klopp ha detto di saper dire solo spaghetti in italiano.
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KOLAROV IN CONFERENZA STAMPA
Le somiglianze con la gara contro il Barcellona.
Col Barcellona bbiamo fatto una grande partita giocando insieme, non giocando solo su Messi. Così dovremo fare domani e solo così potremo fare grandi cose.
Avevate questo obiettivo?
Abbiamo dimostrato di essere al livello di una semifinale di Champions. Siamo pronti a fare due grandi partite, domani non si deciderà niente perché ci sarà anche la gara di ritorno.
Hai parlato con gli ex compagni del City per Salah?
Dobbiamo giocare da squadra. Loro non sono solo Salah, giocano a un ritmo altissimo e dobbiamo stare attenti a tutti i giocatori.
Potete vincere la Champions?
Se siamo arrivati qui ci dobbiamo provare. Ora viene il bello ma anche il duro. Noi siamo qui meritatamente e abbiamo l’obbligo di provarci.
Il ruolo di Totti all’interno dello spogliatoio.
Non ho avuto la fortuna di giocarci insieme, ma Francesco è per noi come un compagno di squadra. E’ tutti i giorni con noi. Ha un ruolo diverso adesso, io non ci ho parlato questa settimana ma a chiunque sia andato da lui avrà dato solo buoni consigli.
Anfield mette timore o dà carica? Cosa consigli ai compagni per affrontarlo?
La partita porta con sé un’atmosfera speciale. Anfield è uno stadio particolare, ma quando uno è bambino sogna di giocare questa partita. I tifosi gli daranno la carica come faranno i nostri. I giocatori sono consapevoli, li ho visti nel pullman e sono tutti concentrati su quello che li aspetta domani.
Eusebio Di Francesco e Aleksandar Kolarov hanno parlato poi anche a Roma Tv:
DI FRANCESCO
Ne stiamo avendo tante di partite veramente belle. Ci troviamo con grande merito a giocare questa partita e lo dobbiamo fare con consapevolezza e umiltà. Dobbiamo portare a termine un lavoro, è bello non accontentarsi in questo momento.
Si parla troppo di Salah?
Ha detto bene Klopp quando ha parlato di famiglia, soffrire insieme durante la partita. Questo dobbiamo fare noi, ci abbiamo lavorato. Salah è un cecchino quest’anno, ma anche gli altri due hanno grande capacità di muoversi.
Differenze col Barcellona?
Sono bravi come loro a recuperare la palla quando attaccano, diventerà una partita non dico a scacchi, ma di grande aggressività da parte di entrambe le squadra.
KOLAROV
Anfield è molto particolare, c'è un'atmosfera diversa rispetto agli altri stadi inglesi. Loro partiranno forte nei primi minuti e noi dovremo fare altrettanto per non subire l'atmosfera dello stadio. Siamo qui in semifinale, non possiamo aspettarci una partita facile, siamo pronti e non vediamo l'ora.
Si è parlato troppo di Salah?
Lui è la stella, sta facendo grandi cose ma senza i suoi compagni non avrebbe fatto così tanti gol. Dobbiamo pensare a Salah, ma anche agli altri giocatori che sono fortissimi, come Firmino e Mané che giocano molto bene insieme. Anche gli altri giocano a un ritmo altissimo, è una squadra forte.
Differenze col Barcellona?
Ci aspettiamo un'altra partita. Loro sono simili a noi, sono molto fisici e fanno pressing alto. Sarà una partita gagliarda, è meglio per noi che fisicamente possiamo rispondere a tutti in Europa.
Di Francesco e Kolarov hanno rilasciato alcune dichiarazioni anche a Premium Sport:
DI FRANCESCO
La storia comincia adesso?
La storia continua, abbiamo guadagnato questa bellissima semifinale, aspettata da tempo come una sorta di rivincita. Ma dobbiamo concentrarci su una gara fondamentale per arrivare anche in finale.
La pressione di Anfield?
L’ho percepita giocandoci da calciatore, va tramutata in carica agonistica e mentale. Personalmente queste partite si preparano bene, poi va riportata in campo. Sono i primi novanta minuti, dobbiamo limitare il Liverpool, prendere tanti gol può compromettere la qualificazione. Può fare la differenza fare o prendere un gol in più.
Salah il pericolo maggiore?
La differenza è quando rubano palla, lì diventano pericolosi. Non puoi stare troppo basso, la capacità è quella di andare in verticale.
Io nei primi quattro allenatori d’Europa?
Sì, ma io sono felice di far felice gli altri. Non penso tanto a me stesso, devo dimostrare tantissimo, sono arrivato come squadra tra i primi quattro, la cosa che trasmetto è non accontentarsi mai, dobbiamo arrivare qui ottenendo il meglio, vale a dire la finale.
Rischio di sottovalutare il Liverpool?
Ti assicuro di no, siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto, abbiamo lavorato con grandissima umiltà per far crescere la nostra autostima. Sarà una gara totalmente differente, il Liverpool ha ritmo, con giocatori che si trovano a meraviglia e che hanno tecnica in velocità. Dovremo essere bravissimi a limitarli.
Quanto conta la forza mentale e quanto quella fisica?
Facciamo 40 e 40, poi mettiamo la parte tattica che è importante. La preparazione della gara può fare la differenza.
Schick e Ünder?
Fisicità e tecnica di Schick, velocità di Ünder per riattaccare il Liverpool.
Ritmo alto un fattore?
Ci siamo abituati, altrimenti non saremmo qui. Sappiamo che loro hanno questa grande qualità di squadra, spinti da questo pubblico. I primi 30′ saranno fondamentali, dovremo entrare in campo concentrati e cattivi.
KOLAROV
Emozioni?
Sicuramente ho giocato tante volte qui, è uno stadio speciale. Siamo qui meritatamente, dobbiamo dimostrare di essere a questo livello, c’è l’obbligo di provare ad andare in finale. Sono le partite che si sogna di giocare.
Salah?
I giocatori a questo livello sono tutti forti, sta facendo una stagione straordinaria, ma devo sottolineare che senza i suoi compagni non sarebbe questo. Ci sono altri attaccanti e centrocampisti molto forti, dobbiamo avere grande attenzione e dimostrare quel che siamo.
Ti senti migliore rispetto a quello del City?
Non so giudicarmi, credo di fare sempre il massimo, l’esperienza in Italia e Inghilterra mi ha migliorato. Non sono più giovane, ma finché ci sto ci proverò sempre.
Vi trovate meglio con la difesa a tre?
Credo che nella partita contro il Barcellona giocando a tre li abbiamo presi alti. Non dipende tutto dal modulo, ma in queste partite la testa e un’altra cosa determinano molto, cerchiamo di averle.
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