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Da Voeller a Dzeko, passando per Perrotta e Lamela: quando il secondo anno regala emozioni

Mirko Porcari

Sogno dell'estate di Walter Sabatini, "El Coco" Erik Lamela arriva a Roma nel 2011. È un anno di grandi cambiamenti, tanto in società quanto in panchina: gli americani al timone, Luis Enrique tra le suggestioni in stile Barça e le difficoltà di una realtà molto differente. Lamela lascia intravedere sprazzi di grande tecnica ma anche lui affonda nella mediocrità di un anno da dimenticare. Una stagione per studiare l'ambiente, il secondo anno per stupire: con Zeman prima e Andreazzoli poi, l'argentino trasforma le sensazioni in concretezza, riuscendo a segnare molto (15 gol in campionato), diventando uno dei beniamini del popolo giallorosso.

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