A due mesi dal termine di una stagione dall'esito ancora indecifrabile, l'unica cosa certa, in casa Roma, pare essere il cambio di allenatore a fine campionato. Senza la qualificazione in Champions League Fonseca probabilmente lascerà la capitale e, per sostituirlo, i nomi che stuzzicano più la piazza sono quelli di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Per loro parla il curriculum: il primo con la Juventus ha vinto tutto quello che poteva vincere in Italia, il secondo può mettere in mostra il campionato con i bianconeri e l'Europa League ottenuta col Chelsea. Inoltre sono garanzie assolute per gioco (Sarri) e trofei (Allegri). Normale, dunque, che la dirigenza romanista abbia preso contatti con i due tecnici, ricevendo un'iniziale disponibilità. Ad Allegri e Sarri la rosa attuale piace, ma entrambi, in un eventuale trattativa, chiederanno rinforzi al gm Tiago Pinto.
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Da Pellegrini-Dybala a Villar-Jorginho: la Roma attuale vista da Allegri e Sarri
Come cambia la squadra giallorossa a seconda del nuovo allenatore: ecco come i due tecnici disegnerebbero la rosa odierna
Come giocherebbe la Roma di Allegri: Pellegrini alla Dybala, Dzeko titolare
“L'allenatore si deve mettere al servizio dei calciatori: lui mette la squadra nelle condizioni ideali e la squadra fa diventare bravo lui”, ha detto Allegri nell'ultima intervista rilasciata a "Sky". I calciatori al centro di tutto, quindi: concetto che il tecnico ha effettivamente portato avanti nella sua esperienza alla Juventus. Prima la squadra e poi il modulo: un dogma per un allenatore camaleontico come lui, capace di passare in poco tempo dal 3-5-2 ereditato da Conte al 4-2-3-1 con Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain in campo nello stesso momento. Potrebbe essere proprio quest'ultimo il modulo di Allegri alla Roma, visto che il rientro a pieno regime di Zaniolo dovrebbe togliere uno slot alla retroguardia (lo stesso tecnico al “Club” ha ammesso di preferire la difesa a quattro). A centrocampo sarebbe confermata la coppia formata da Villar e Veretout, per caratteristiche vicina alla mediana juventina Pjanic-Khedira, con Pellegrini più avanti a “fare il Dybala”. In attacco salirebbero le quotazioni di Dzeko, che piace ad Allegri per la sua somiglianza tecnica con Ibrahimovic e fisica con Mandzukic. Interessante, inoltre, sarebbe il rapporto con i giovani: da De Sciglio a Kean, il tecnico ha dimostrato di saperli gestire bene. Uno di quelli che potrebbe esplodere è senza dubbio Calafiori, che con Fonseca non sta trovando spazio nonostante le prestazioni in Europa League.
La Roma vista da Allegri (4-2-3-1): PORTIERE DA DEFINIRE; Karsdorp, Mancini, Smalling, Spinazzola; Villar, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
Come giocherebbe la Roma di Sarri: Villar come Jorginho, cercasi punta
Tatticamente più innovativa sarebbe invece la Roma di Sarri, schierata col 4-3-3. Come col Napoli la fascia sinistra giallorossa potrebbe essere decisiva nello sviluppo della manovra: da Ghoulam-Hamsik-Insigne a Spinazzola-Pellegrini-Mkhitaryan, con Karsdorp (o Hysaj, in uscita dal Napoli e già allenato sa Sarri) e Zaniolo pronti a concludere le azioni sull'altra corsia. Intrigante il possibile esperimento di Villar alla Jorginho, perché il numero 14 è quello che nell'attuale rosa si avvicina maggiormente all'italo-brasiliano. Il problema maggiore, oltre al portiere che verrà sostituito, è quello dell'attaccante. Per caratteristiche Sarri preferisce un calciatore più adatto a giocare in profondità, come Mayoral. Difficile, però, che lo spagnolo possa essere considerato un titolare nella Roma di Sarri, che dunque dovrà essere accontentato da Tiago Pinto. Da capire anche le situazioni legate a Diawara e Pedro, già allenati in passato dall'ex tecnico della Juve: se il centrocampista fece fatica a imporsi come titolare al Napoli, non si può dire lo stesso dell'esterno offensivo, oggi in calo ma due anni fa protagonista nella vittoria in Europa League. Attenzione infine ai possibili ritorni dai prestiti, perché a Sarri piace molto Cengiz Under.
La Roma vista da Sarri (4-3-3): PORTIERE DA DEFINIRE; Karsdorp, Mancini, Smalling, Spinazzola; Veretout, Villar, Pellegrini; Zaniolo, ATTACCANTE DA DEFINIRE, Mkhitaryan.
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