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Da Dzeko e Alisson a Schick e Pastore: la top&flop degli acquisti della Roma di Pallotta

Redazione

10. José Angel

Luis Enrique suggerisce il suo nome a Sabatini nell'estate del 2011, dopo averlo visto in azione con lo Sporting Gijon. Il terzino lo ripaga con un buon primo tempo durante l'esordio con il Cagliari, ma nella ripresa commette un'ingenuità e si fa espellere. Da lì non torna più quello ammirato nel precampionato, costringendo il direttore sportivo a mandarlo in prestito alla Real Sociedad e ad acquistare l'esperto Balzaretti.

9. Ivan Piris

Il problema terzini, dopo la cessione di José Angel, prosegue l'anno seguente sull'altra fascia, dove il primo paraguayano della storia romanista ne combina di tutti i colori. Da dimenticare sono soprattutto le sfide contro Bologna e Lazio, dove Piris si dimostra inadeguato per il nostro campionato, sbagliando diverse letture difensive. Va leggermente meglio come difensore centrale nella retroguardia a tre scelta all'inizio da Andreazzoli, ma poi, complice l'acquisto di Torosidis, chiude in panchina la sua avventura nella capitale.

8. Mauro Goicoechea

Scelto da Zeman perché bravo nell'impostare l'azione dal basso, il portiere sudamericano si ritrova titolare a causa dell'indisponibilità di Stekelenburg. Le sue prime partite sono discrete, contro il Milan contribuisce a una bella vittoria per 4-2 all'Olimpico, facendo dimenticare ai tifosi la papera nel derby del mese precedente. Ma nel 2013 anch'egli viene colpito dall'inverno “zemaniano”: le prestazioni della squadra subiscono un netto calo e lui non fa molto per invertire la rotta. Il patatrac arriva durante la sconfitta con il Cagliari che costa il posto al boemo, quando manda nella propria porta un innocuo cross di Avelar.

7. Ashley Cole

Nell'estate del 2014 Sabatini tenta di ripetere l'operazione Maicon, affidando la fascia sinistra a un vero esperto del ruolo. Peccato che l'inglese ex Chelsea, preso a parametro zero, abbia ormai dato il meglio di sé e quello che arriva a Roma è solo la copia sbiadita del terzino ammirato per anni in Premier League. Le prime avvisaglie di un'annata deludente giungono già nel precampionato: a fine agosto il direttore sportivo cerca di mettersi al riparo da situazioni scomode con Holebas, ma l'acquisto del greco non evita a Cole brutte figure come il tunnel subìto da Raimondi in un Atalanta-Roma e le finte che gli somministra Robben nel pesantissimo ko con il Bayern Monaco.

 

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