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Cristante: “Ci siamo abbassati troppo, ma in certi momenti è importante solo vincere”

Il centrocampista giallorosso dopo la vittoria contro il Gent in Europa League

Redazione

La Roma torna alla vittoria dopo un mese. Contro il Gent arriva un 1-0 importante soprattutto per il risultato e il morale, con la qualificazione agli ottavi di Europa League ancora totalmente in gioco. Al termine del match dell'Olimpico, Bryan Cristante ha commentato la sfida contro la squadra belga e il momento dei giallorossi:

CRISTANTE A SKY SPORT

Oggi lavoro importante soprattutto nella prima mezzora.

Si stiamo cercando di mettere in campo le disposizioni del mister nel miglior modo possibile. Ci siamo abbassati un po’ troppo oggi ed era difficile esprimerci, quando stiamo più alti e abbiamo la palla ci esprimiamo meglio.

Sembra che a un certo punto delle partite spegnete l’interruttore.

È sotto gli occhi di tutti che non siamo nella nostra migliore fase, ma era importante vincere anche se con meno spettacolo. Non dovevamo prendere gol, essere compatti e portare a casa la vittoria che era la cosa più importante da fare.

Sei sempre più giocatore di equilibrio ora e vai poco davanti. È un modo nuovo per trovare padronanza del centrocampo?

Si è una richiesta del mister perché costruendo a 3 è difficile andare in avanti, magari in altri periodi quando saremo piú sereni e arriveranno i risultati ci sará la possibilità di alzarci un po’ di più. Oggi era fondamentale dare equilibrio per non prendere gol.

Il calo è stato più fisico o mentale?

Non siamo né la prima né l’ultima squadra che ha questi momenti nella storia del calcio. È un insieme di tanti fattori che messi insieme creano questi blocchi ma come ho detto prima la cosa importante era non prendere gol e portare a casa il risultato. Ora dobbiamo ripartire e vincere più partite possibile che ci serviranno per poi riprendere anche il nostro gioco.

CRISTANTE A ROMA TV

"Era importantissimo vincere, abbiamo avuto qualche difficoltà ma in Europa è sempre così. Va bene così. L’importante era vincere per prendere fiducia".

Avete portato a casa la vittoria ma avete sofferto parecchio.

Sì, non è il nostro miglior periodo. Quando perdi qualche partita di fila è facile anche perdere la fiducia. Semplicemente dobbiamo riconquistarla perché sappiamo di essere un’ottima squadra.

Carles Perez si è sbloccato facendo un bel gol. Può essere un’arma in più per voi?

Certo, Carles è un ottimo giocatore. Appena arrivato, si deve ancora ambientare bene ma ha già fatto vedere che può fare grandi cose.

Tra una settimana cosa dobbiamo aspettarci nella partita di ritorno?

Bisogna passare. Abbiamo vinto qui e bisogna farlo anche fuori casa. Passare il turno è la cosa più importante.

CRISTANTE IN MIXED ZONE

Carles Perez è già pronto per i grandi palcoscenici?

Carles Perez è un ottimo giocatore, un giovane, appena arrivato, bisogna dargli il tempo di ambientarsi bene. Ha fatto vedere ottime cose.

La vittoria basta per scacciare la crisi della Roma?

È importante, è il primo tassello. Dobbiamo ripartire da questa vittoria, dal non prendere gol. Domenica ce n’è un’altra.

Oggi Pellegrini è stato un po' fischiato quando è uscito dal campo. Fonseca ha detto che sente la responsabilità di questo momento. Secondo te è solo questo oppure magari è anche un problema fisico?

Lorenzo è un grande giocatore, ha fatto sempre vedere ottime cose. Capita a tutti i giocatori di fare magari una partita meno bella. Non vedo nessun problema.

Non prendere gol quanto è stato importante sia per la gara di ritorno ma anche per la fiducia?

Importantissimo, era una delle prime cose da fare la vittoria, se era possibile, senza prendere gol. Ci siamo riusciti, non in modo perfetto però è un giusto punto di rinizio.

A centrocampo la palla non circola velocemente come ad inizio anno. Che spiegazione ti sei dato?

È il momento, quando vinci è più facile giocare bene e trovarsi a memoria, quando sei nei momenti difficili diventa tutto più complicato.

In passato hai segnato tanto? Che cosa è cambiato dall’Atalanta alla Roma, solo la posizione?

Chiaramente all’Atalanta ero dietro alla punta, qui mi trovo centrocampista basso e ovviamente arriva qualche gol in meno. Ma non ci sono problemi.